Per quanto spesso trascurata, la riflessione di Sergio De Giacinto (1921-1989) costituisce, per rigore, profondità e onestà, un punto altissimo all'interno del panorama italiano degli studi dedicati alla natura del sapere pedagogico, caratterizzandosi per l'organicità delle soluzioni, l'idealità volta al servizio del mondo dell'educazione e il tentativo, almeno, di una sua diretta ricaduta sul farsi della ricerca pedagogica in alcuni ambiti specifici (su tutti, quello dell'insegnamento della religione nella scuola). Questo studio parte da una presentazione dei punti salienti della proposta epistemologica degiacintiana, mostrando soprattutto il suo sforzo nel descrivere, su più piani, la complessità della pedagogia così come si presenta e, in conseguenza di ciò, come essa dovrebbe trattare la propria stessa complessità. Nel fare questo, si mostrano i tratti della nuova immagine di scienza a cui De Giacinto aderisce, nonché il suo finale superamento dell'idea stessa di scienza pedagogica. Infine, si cerca – secondo una personale interpretazione dell'Autore, che interseca anche la lezione di Cesare Scurati – di farne vedere le ricadute sull'immagine e sulla pratica del sapere-che-riguarda-l'educazione.
Scienza e "oltre-scienza". La complessità del sapere pedagogico nella lezione di Sergio De Giacinto / Felini, Damiano. - STAMPA. - (2015), pp. 126-136.
Scienza e "oltre-scienza". La complessità del sapere pedagogico nella lezione di Sergio De Giacinto
FELINI, Damiano
2015-01-01
Abstract
Per quanto spesso trascurata, la riflessione di Sergio De Giacinto (1921-1989) costituisce, per rigore, profondità e onestà, un punto altissimo all'interno del panorama italiano degli studi dedicati alla natura del sapere pedagogico, caratterizzandosi per l'organicità delle soluzioni, l'idealità volta al servizio del mondo dell'educazione e il tentativo, almeno, di una sua diretta ricaduta sul farsi della ricerca pedagogica in alcuni ambiti specifici (su tutti, quello dell'insegnamento della religione nella scuola). Questo studio parte da una presentazione dei punti salienti della proposta epistemologica degiacintiana, mostrando soprattutto il suo sforzo nel descrivere, su più piani, la complessità della pedagogia così come si presenta e, in conseguenza di ciò, come essa dovrebbe trattare la propria stessa complessità. Nel fare questo, si mostrano i tratti della nuova immagine di scienza a cui De Giacinto aderisce, nonché il suo finale superamento dell'idea stessa di scienza pedagogica. Infine, si cerca – secondo una personale interpretazione dell'Autore, che interseca anche la lezione di Cesare Scurati – di farne vedere le ricadute sull'immagine e sulla pratica del sapere-che-riguarda-l'educazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.