La ricerca ha i seguenti obiettivi realizzativi: a)l'innovazione tecnologica di prodotto e processo. Questo obiettivo sarà conseguito attraverso lo studio dell'utilizzo di sospensioni di nanopolveri, sistemi sol-gel o microemulsioni a base di allumina, titania (collaborazione specifica con l'U.O. di Milano Bicocca, gruppo di Milano - Responsabile scientifico Prof. Morazzoni), silice (collaborazione specifica con l'U.O. di Milano Bicocca, gruppo di Parma - Responsabile scientifico Prof. Morazzoni), zirconia, miscele di ossidi semplici o complessi o vetroceramici che permettano di incrementare durezza, tenacità a frattura, affidabilità e le proprietà fisiche in generale del prodotto finito (collaborazione specifica con l'U.O. di UniRoma3 - Responsabile scientifico Prof. Carassiti). Particolare importanza sarà volta alla ricerca dell'applicabilità industriale e alle soluzioni tecnologiche necessarie per implementare questi trattamenti superficiali nel processo industriale tradizionale. b)l'innovazione estetica ed il miglioramento della risoluzione delle immagini e della grafica. Questo obiettivo sarà conseguito soprattutto valutando l'applicabilità di soluzioni impiantistiche quali il digital printing al comparto ceramico. Allo scopo l'U.O. di Modena valuterà la possibilità di utilizzare nanopigmenti in grado di sviluppare colori non sempre ottenibili per via tradizionale alle più alte temperature di cottura e soprattutto in grado di risolvere i principali problemi di usura delle testine di stampa che attualmente limitano l'utilizzo di questa tecnologia in campo ceramico. Tali pigmenti potrebbero, inoltre, diventare un valido riferimento per il progetto di ricerca dell'U.O. UniTuscia (Responsabile scientifico Prof. Santamaria). c)la salvaguardia del Made in Italy. Questo obiettivo finale sarà conseguito attraverso la messa a punto di metodologie di salvaguardia, riconoscibilità e tracciabilità dei prodotti ceramici. Allo scopo l'U.O. di Modena valuterà la possibilità di utilizzare nanomarker chimici ad azione selettiva da introdurre nel prodotto, non percepibili dal pubblico, ma che possano essere individuati e verificati solo in sede di analisi forense. Il problema della contraffazione ha attualmente raggiunto considerevoli dimensioni e ripercussioni non trascurabili in tutta Europa ma anche a livello mondiale. Le dimensioni economiche raggiunte dal fenomeno sono tali da costituire una voce negativa pesantissima nei bilanci delle aziende e di riflesso nelle economie dei paesi industrializzati. Sono soprattutto le piccole imprese e l'artigianato a subire l'effetto della frode legata alla contraffazione, che si sviluppa in due sensi: quello tipico del prodotto contraffatto e quello, molto più lesivo, legato all'etichettatura erronea, o falsata, del Made in Italy. In quest'ultimo caso, prodotti che non hanno diritto al marchio vengono comunque etichettati Made in Italy, impossessandosi indebitamente di quel valore aggiunto proprio della filiera italiana.

Il Made in Italy nell'industria dei ceramici per uso edilizio. Nanopolveri e nanotecnologie per l'innovazione estetica e la funzionalizzazione delle superfici ceramiche / Bondioli, Federica; A., Ferrari; E., Corradini. - (2007).

Il Made in Italy nell'industria dei ceramici per uso edilizio. Nanopolveri e nanotecnologie per l'innovazione estetica e la funzionalizzazione delle superfici ceramiche.

BONDIOLI, Federica;
2007-01-01

Abstract

La ricerca ha i seguenti obiettivi realizzativi: a)l'innovazione tecnologica di prodotto e processo. Questo obiettivo sarà conseguito attraverso lo studio dell'utilizzo di sospensioni di nanopolveri, sistemi sol-gel o microemulsioni a base di allumina, titania (collaborazione specifica con l'U.O. di Milano Bicocca, gruppo di Milano - Responsabile scientifico Prof. Morazzoni), silice (collaborazione specifica con l'U.O. di Milano Bicocca, gruppo di Parma - Responsabile scientifico Prof. Morazzoni), zirconia, miscele di ossidi semplici o complessi o vetroceramici che permettano di incrementare durezza, tenacità a frattura, affidabilità e le proprietà fisiche in generale del prodotto finito (collaborazione specifica con l'U.O. di UniRoma3 - Responsabile scientifico Prof. Carassiti). Particolare importanza sarà volta alla ricerca dell'applicabilità industriale e alle soluzioni tecnologiche necessarie per implementare questi trattamenti superficiali nel processo industriale tradizionale. b)l'innovazione estetica ed il miglioramento della risoluzione delle immagini e della grafica. Questo obiettivo sarà conseguito soprattutto valutando l'applicabilità di soluzioni impiantistiche quali il digital printing al comparto ceramico. Allo scopo l'U.O. di Modena valuterà la possibilità di utilizzare nanopigmenti in grado di sviluppare colori non sempre ottenibili per via tradizionale alle più alte temperature di cottura e soprattutto in grado di risolvere i principali problemi di usura delle testine di stampa che attualmente limitano l'utilizzo di questa tecnologia in campo ceramico. Tali pigmenti potrebbero, inoltre, diventare un valido riferimento per il progetto di ricerca dell'U.O. UniTuscia (Responsabile scientifico Prof. Santamaria). c)la salvaguardia del Made in Italy. Questo obiettivo finale sarà conseguito attraverso la messa a punto di metodologie di salvaguardia, riconoscibilità e tracciabilità dei prodotti ceramici. Allo scopo l'U.O. di Modena valuterà la possibilità di utilizzare nanomarker chimici ad azione selettiva da introdurre nel prodotto, non percepibili dal pubblico, ma che possano essere individuati e verificati solo in sede di analisi forense. Il problema della contraffazione ha attualmente raggiunto considerevoli dimensioni e ripercussioni non trascurabili in tutta Europa ma anche a livello mondiale. Le dimensioni economiche raggiunte dal fenomeno sono tali da costituire una voce negativa pesantissima nei bilanci delle aziende e di riflesso nelle economie dei paesi industrializzati. Sono soprattutto le piccole imprese e l'artigianato a subire l'effetto della frode legata alla contraffazione, che si sviluppa in due sensi: quello tipico del prodotto contraffatto e quello, molto più lesivo, legato all'etichettatura erronea, o falsata, del Made in Italy. In quest'ultimo caso, prodotti che non hanno diritto al marchio vengono comunque etichettati Made in Italy, impossessandosi indebitamente di quel valore aggiunto proprio della filiera italiana.
2007
Il Made in Italy nell'industria dei ceramici per uso edilizio. Nanopolveri e nanotecnologie per l'innovazione estetica e la funzionalizzazione delle superfici ceramiche / Bondioli, Federica; A., Ferrari; E., Corradini. - (2007).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2673066
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