Tra le prime città ad aderire al Piemonte sabaudo durante il Risorgimento, Parma si segnalò anche per aver indetto il primo concorso aperto agli artisti italiani per un’opera pubblica intitolata a Vittorio Emanuele II: la nuova barriera daziaria da aprirsi presso l’antica porta di San Francesco. Lo studio indaga i motivi della scelta del sito, la documentazione superstite del concorso e i motivi per cui lo vinse l’unico progetto non presentato secondo i termini del bando: quello del capitano Angelo Angelucci di Todi, in seguito realizzato soltanto in parte attraverso un cantiere diretto da architetti locali che avevano concorso ma erano stati scartati dalla giuria.
Il primo concorso di architettura dell’Italia sabauda / Mambriani, Carlo. - STAMPA. - (2012), pp. 32-63.
Il primo concorso di architettura dell’Italia sabauda
MAMBRIANI, Carlo
2012-01-01
Abstract
Tra le prime città ad aderire al Piemonte sabaudo durante il Risorgimento, Parma si segnalò anche per aver indetto il primo concorso aperto agli artisti italiani per un’opera pubblica intitolata a Vittorio Emanuele II: la nuova barriera daziaria da aprirsi presso l’antica porta di San Francesco. Lo studio indaga i motivi della scelta del sito, la documentazione superstite del concorso e i motivi per cui lo vinse l’unico progetto non presentato secondo i termini del bando: quello del capitano Angelo Angelucci di Todi, in seguito realizzato soltanto in parte attraverso un cantiere diretto da architetti locali che avevano concorso ma erano stati scartati dalla giuria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.