La pièce è un’interessante combinazione di caratteristiche della tradizione occidentale che il contributo prende in analisi, con particolare riferimento al l'École des femmes di Molière, uno dei modelli cui si ispira Knjažnin. Da una vis comica basata sull’esagerazione e sulla caricatura, erede dei ‘tipi’ e debitrice delle maschere della commedia dell’arte, da cui prendono le mosse anche i grandi drammaturghi occidentali, l'autore russo procede verso situazioni più pertinenti alla sfera del tragico, del melodramma: il personaggio di Voldyrev, ad esempio, è un tipo da farsa, un geloso tiranno, ma con quella dimensione drammatica che lo fa palpitare di una prepotente vita teatrale, proprio come l’Arnolphe molieriano. Inoltre, l’abilità di Knjažnin nella scelta di argomenti antropologicamente nodali come lo scontro generazionale, esistenziale, l’educazione della donna, il rapporto con la fortuna, non sarebbero mai arrivati al cuore della gente se il drammaturgo non avesse immerso l’opera nei colori locali russi, com'era uso tra gli scrittori dell'epoca. Parte della disamine dunque è dedicata a quest'aspetto, i particolare, a un'atmosfera precisamente connotata della pièce, quella dei ‘kupcy’ russi, ossessionati dalla posizione sociale ed economica sempre insidiata da rivolgimenti improvvisi.
Valori e ‘tipi’ nel mondo di Sbitenščik / Cabassi, Nicoletta. - (2013), pp. 7-19.
Valori e ‘tipi’ nel mondo di Sbitenščik
CABASSI, Nicoletta
2013-01-01
Abstract
La pièce è un’interessante combinazione di caratteristiche della tradizione occidentale che il contributo prende in analisi, con particolare riferimento al l'École des femmes di Molière, uno dei modelli cui si ispira Knjažnin. Da una vis comica basata sull’esagerazione e sulla caricatura, erede dei ‘tipi’ e debitrice delle maschere della commedia dell’arte, da cui prendono le mosse anche i grandi drammaturghi occidentali, l'autore russo procede verso situazioni più pertinenti alla sfera del tragico, del melodramma: il personaggio di Voldyrev, ad esempio, è un tipo da farsa, un geloso tiranno, ma con quella dimensione drammatica che lo fa palpitare di una prepotente vita teatrale, proprio come l’Arnolphe molieriano. Inoltre, l’abilità di Knjažnin nella scelta di argomenti antropologicamente nodali come lo scontro generazionale, esistenziale, l’educazione della donna, il rapporto con la fortuna, non sarebbero mai arrivati al cuore della gente se il drammaturgo non avesse immerso l’opera nei colori locali russi, com'era uso tra gli scrittori dell'epoca. Parte della disamine dunque è dedicata a quest'aspetto, i particolare, a un'atmosfera precisamente connotata della pièce, quella dei ‘kupcy’ russi, ossessionati dalla posizione sociale ed economica sempre insidiata da rivolgimenti improvvisi.File | Dimensione | Formato | |
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