Nella nota si sono analizzati diversi scenari di allagamento conseguenti ad un’ipotetica rotta arginale in destra Po nel comparto compreso tra i torrenti Parma ed Enza. Tale comparto,in occasione di piene di Po verificatesi nel XIX e XX secolo,è stato allagato due volte,con danni ingenti all’agricoltura ed al patrimonio edilizio ed infrastrutturale. Le simulazioni,effettuate mediante un modello numerico bidimensionale,hanno consentito di individuare,per ogni scenario,l’evoluzione temporale dell’allagamento,i tiranti idrici e le velocità massime ed i tempi di arrivo del fronte di allagamento. A parità di posizione,variazioni significative di ampiezza della breccia (+50%) o di istante temporale di innesco (rispetto alla sollecitazione idrologica) portano a variazioni tutto sommato modeste nelle profondità idriche massime e nell’estensione complessiva dell’allagamento. Maggiori variazioni sono invece legate all’ubicazione della breccia,a monte o a valle del tratto modellato,e/o a interventi artificiali volti a controllare,per quanto possibile,l’estensione dell’allagamento,come ad esempio l’apertura di una breccia di rientro (intervento effettivamente realizzato nella piena del 1868). I risultati delle simulazioni consentono, in definitiva, di definire la mappa della pericolosità idraulica del comparto oggetto di studio, utile al fine di programmare piani di prevenzione e di evacuazione da parte degli organi preposti alla sicurezza idraulica del territorio, nel caso in cui un simile evento abbia a verificarsi effettivamente.
Scenari di allagamento a seguito di rotte arginali di Po / Aureli, Francesca; Maranzoni, Andrea; Mignosa, Paolo; F., Puma. - STAMPA. - (2013), pp. 529-551.
Scenari di allagamento a seguito di rotte arginali di Po
AURELI, Francesca;MARANZONI, Andrea;MIGNOSA, Paolo;
2013-01-01
Abstract
Nella nota si sono analizzati diversi scenari di allagamento conseguenti ad un’ipotetica rotta arginale in destra Po nel comparto compreso tra i torrenti Parma ed Enza. Tale comparto,in occasione di piene di Po verificatesi nel XIX e XX secolo,è stato allagato due volte,con danni ingenti all’agricoltura ed al patrimonio edilizio ed infrastrutturale. Le simulazioni,effettuate mediante un modello numerico bidimensionale,hanno consentito di individuare,per ogni scenario,l’evoluzione temporale dell’allagamento,i tiranti idrici e le velocità massime ed i tempi di arrivo del fronte di allagamento. A parità di posizione,variazioni significative di ampiezza della breccia (+50%) o di istante temporale di innesco (rispetto alla sollecitazione idrologica) portano a variazioni tutto sommato modeste nelle profondità idriche massime e nell’estensione complessiva dell’allagamento. Maggiori variazioni sono invece legate all’ubicazione della breccia,a monte o a valle del tratto modellato,e/o a interventi artificiali volti a controllare,per quanto possibile,l’estensione dell’allagamento,come ad esempio l’apertura di una breccia di rientro (intervento effettivamente realizzato nella piena del 1868). I risultati delle simulazioni consentono, in definitiva, di definire la mappa della pericolosità idraulica del comparto oggetto di studio, utile al fine di programmare piani di prevenzione e di evacuazione da parte degli organi preposti alla sicurezza idraulica del territorio, nel caso in cui un simile evento abbia a verificarsi effettivamente.File | Dimensione | Formato | |
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