Nell' Usage du Monde di Nicolas Bouvier, libro rimasto a lungo poco conosciuto dopo la sua pubblicazione quasi confidenziale nel 1963, il narratore racconta il suo viaggio in Fiat Topolino dall'Europa centrale fino al Giappone negli anni 1953/54. Per la forza dello stile di Bouvier, l'uso di una lingua che sa preservare antiche parole ma anche capace di rendere conto in modo sorprendente della realtà dei paesi visitati, L'Usage du monde è ormai diventato un classsico della "Letteratura di viaggio". Il nostro intento è stato quello di mostrare come il libro esca dai limiti troppo stretti di un genere letterario, spesso considerato minore. Nicolas Bouvier, citato nel Manifeste de la littérature monde del 2007 come uno scrittore che non può essere rinchiuso sotto un'etichetta di genere, entra a far parte di quella vasta produzione, la littérature -monde appunto, che vorrebbe uscire dalla denominazione di letteratura francofona, considerata esigua e riduttiva. Il narratore dell'Usage du Monde è un grande viaggiatore e in quanto tale fa esperienza della fontiera, del limite geografico imposto dalle nazionalità. Questo continuo confrontarsi con la sosta, la difficoltà di proseguire, fanno nascere una serie di riflessioni e di immagini che arriscchiscono notevolmente il concetto di frontiera.
Passer la frontière dans L'Usage du monde de Nicolas Bouvier / Pessini, Elena. - II:(2013), pp. 325-346.
Passer la frontière dans L'Usage du monde de Nicolas Bouvier.
PESSINI, Elena
2013-01-01
Abstract
Nell' Usage du Monde di Nicolas Bouvier, libro rimasto a lungo poco conosciuto dopo la sua pubblicazione quasi confidenziale nel 1963, il narratore racconta il suo viaggio in Fiat Topolino dall'Europa centrale fino al Giappone negli anni 1953/54. Per la forza dello stile di Bouvier, l'uso di una lingua che sa preservare antiche parole ma anche capace di rendere conto in modo sorprendente della realtà dei paesi visitati, L'Usage du monde è ormai diventato un classsico della "Letteratura di viaggio". Il nostro intento è stato quello di mostrare come il libro esca dai limiti troppo stretti di un genere letterario, spesso considerato minore. Nicolas Bouvier, citato nel Manifeste de la littérature monde del 2007 come uno scrittore che non può essere rinchiuso sotto un'etichetta di genere, entra a far parte di quella vasta produzione, la littérature -monde appunto, che vorrebbe uscire dalla denominazione di letteratura francofona, considerata esigua e riduttiva. Il narratore dell'Usage du Monde è un grande viaggiatore e in quanto tale fa esperienza della fontiera, del limite geografico imposto dalle nazionalità. Questo continuo confrontarsi con la sosta, la difficoltà di proseguire, fanno nascere una serie di riflessioni e di immagini che arriscchiscono notevolmente il concetto di frontiera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.