L'articolo ricostruisce l'interpretazione che Tommaso d'Aquino propone del difficile capitolo 17 del VII libro della della "Metafisica" di Aristotele. In quel capitolo, stando ad alcuni interpreti contemporanei, Aristotele estende alle sostanze quel modello di riduzione della definizione standard (o 'quid est') alla definizione esplicativa (o 'propter quid') che aveva elaborato negli "Analitici Secondi" a proposito degli accidenti. L'articolo mostra che, da una prospettiva medievale come quella di Tommaso d'Aquino, alcuni assunti degli interpreti aristotelici contemporanei (quali, ad esempio, la riduzione della causa formale alla causa finale e la priorità della procedura di spiegazione su quella di definizione) non avrebbero potuto essere accettati. Per Tommaso la causa finale è una causa estrinseca, mentre solo la causa formale può dar conto dell'azione della forma sulla materia. In virtù di questa azione, Tommaso sembra considerare come sostanzialmente equivalenti la definizione 'quid est' e la definizione 'propter quid' nel caso delle sostanze.
Explanation and Definition in Thomas Aquinas' Commentary on Aristotle's Metaphysics / Amerini, Fabrizio. - STAMPA. - (2013), pp. 239-255.
Explanation and Definition in Thomas Aquinas' Commentary on Aristotle's Metaphysics
AMERINI, Fabrizio
2013-01-01
Abstract
L'articolo ricostruisce l'interpretazione che Tommaso d'Aquino propone del difficile capitolo 17 del VII libro della della "Metafisica" di Aristotele. In quel capitolo, stando ad alcuni interpreti contemporanei, Aristotele estende alle sostanze quel modello di riduzione della definizione standard (o 'quid est') alla definizione esplicativa (o 'propter quid') che aveva elaborato negli "Analitici Secondi" a proposito degli accidenti. L'articolo mostra che, da una prospettiva medievale come quella di Tommaso d'Aquino, alcuni assunti degli interpreti aristotelici contemporanei (quali, ad esempio, la riduzione della causa formale alla causa finale e la priorità della procedura di spiegazione su quella di definizione) non avrebbero potuto essere accettati. Per Tommaso la causa finale è una causa estrinseca, mentre solo la causa formale può dar conto dell'azione della forma sulla materia. In virtù di questa azione, Tommaso sembra considerare come sostanzialmente equivalenti la definizione 'quid est' e la definizione 'propter quid' nel caso delle sostanze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.