Concorso Internazionale d'idee per la realizzazione del parco scientifico e tecnologico Città delle Scienze a Parma "Il disegno della campagna" Progetto Vincitore, 2008 Dario Costi (capogruppo) Simona Melli, Laura Ponchio, Nicola Seriati, Fabio Capiluppi, Andrea Barabino, Antonio Monteduro, Filippo Turchi. Consulenti strutturali: Ing. Marco Petrolini, Ing. Marco Pedrini. Consulenti per gli aspetti impiantistici ed energetici: Prof. ing. Agostino Gambarotta, Ing. Iacopo Vaja. Consulente per le tecnologie innovative della sostenibilità: prof. Francesco Giusiano; Consulente per gli aspetti paesaggistici: Arch. Vera Busutti. Il progetto si propone come sintesi di un approccio pluridisciplinare che affronta il tema del nuovo insediamento scientifico sperimentale come occasione per proporre una chiara impostazione verificata e approfondita dal punto di vista architettonico ed insediativo, del paesaggio e dell'ambiente. La proposta interpreta il disegno della campagna e le caratteristiche ambientali dell'area proponendo un modello insediativo alternativo alla logica di suddivisione per lotti tipica dei piani particolareggiati. Così la matrice di riferimento è il sistema spaziale derivato dalla regola della suddivisione ortogonale del terreno che si consolida nel contesto padano soprattutto in prossimità dei centri urbani a partire dell'appoderamento dalla fondazione centuriale romana fino ad oggi. Il progetto immagina di strutturare l'intero insediamento a partire dal ritrovato disegno della campagna definito dalle ortogonali e parallele all'asse storico che si sovrappone come tracciato della mobilità ciclo pedonale a quello piú prettamente viabilistico carrabile. Non solo però il sistema dei collegamenti della mobilità dolce viene strutturato su questa logica di articolazione assiale ma tutto il disegno d'insieme si sviluppa a partire da questa matrice contestuale. Così il sistema degli spazi pubblici si dispone come una sequenza di fasce e di aperture mentre le componenti architettoniche dell'insieme si configurano come parti di terreno emerso perfettamente integrato nel disegno complessivo di paesaggio. L'emersione dei padiglioni laboratoriali, come quella più decisa delle architetture che vanno a definire la piazza delle Scienze, rappresentano l'applicazione all'insediamento delle logiche di organizzazione produttiva della campagna per assi e perimetrazione di appezzamenti. La dialettica tra l'emersione dei laboratori come parti di campagna che sollevano zolle di copertura e la sovrapposizione dei percorsi ciclopedonali alla viabilità carrabile come sistema forte di disegno dell'intero insediamento ha guidato le scelte di carattere paesaggistico, del disegno e delle logiche di trattamento del verde.
Il disegno della campagna / Costi, Dario. - (2008).
Il disegno della campagna
COSTI, Dario
2008-01-01
Abstract
Concorso Internazionale d'idee per la realizzazione del parco scientifico e tecnologico Città delle Scienze a Parma "Il disegno della campagna" Progetto Vincitore, 2008 Dario Costi (capogruppo) Simona Melli, Laura Ponchio, Nicola Seriati, Fabio Capiluppi, Andrea Barabino, Antonio Monteduro, Filippo Turchi. Consulenti strutturali: Ing. Marco Petrolini, Ing. Marco Pedrini. Consulenti per gli aspetti impiantistici ed energetici: Prof. ing. Agostino Gambarotta, Ing. Iacopo Vaja. Consulente per le tecnologie innovative della sostenibilità: prof. Francesco Giusiano; Consulente per gli aspetti paesaggistici: Arch. Vera Busutti. Il progetto si propone come sintesi di un approccio pluridisciplinare che affronta il tema del nuovo insediamento scientifico sperimentale come occasione per proporre una chiara impostazione verificata e approfondita dal punto di vista architettonico ed insediativo, del paesaggio e dell'ambiente. La proposta interpreta il disegno della campagna e le caratteristiche ambientali dell'area proponendo un modello insediativo alternativo alla logica di suddivisione per lotti tipica dei piani particolareggiati. Così la matrice di riferimento è il sistema spaziale derivato dalla regola della suddivisione ortogonale del terreno che si consolida nel contesto padano soprattutto in prossimità dei centri urbani a partire dell'appoderamento dalla fondazione centuriale romana fino ad oggi. Il progetto immagina di strutturare l'intero insediamento a partire dal ritrovato disegno della campagna definito dalle ortogonali e parallele all'asse storico che si sovrappone come tracciato della mobilità ciclo pedonale a quello piú prettamente viabilistico carrabile. Non solo però il sistema dei collegamenti della mobilità dolce viene strutturato su questa logica di articolazione assiale ma tutto il disegno d'insieme si sviluppa a partire da questa matrice contestuale. Così il sistema degli spazi pubblici si dispone come una sequenza di fasce e di aperture mentre le componenti architettoniche dell'insieme si configurano come parti di terreno emerso perfettamente integrato nel disegno complessivo di paesaggio. L'emersione dei padiglioni laboratoriali, come quella più decisa delle architetture che vanno a definire la piazza delle Scienze, rappresentano l'applicazione all'insediamento delle logiche di organizzazione produttiva della campagna per assi e perimetrazione di appezzamenti. La dialettica tra l'emersione dei laboratori come parti di campagna che sollevano zolle di copertura e la sovrapposizione dei percorsi ciclopedonali alla viabilità carrabile come sistema forte di disegno dell'intero insediamento ha guidato le scelte di carattere paesaggistico, del disegno e delle logiche di trattamento del verde.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.