La Casa del Suono è museo e, al tempo stesso, laboratorio sperimentale, strumento di ricerca scientifica e, simultaneamente, spazio divulgativo aperto al grande pubblico. Lo spazio espositivo trova sede all’interno della seicentesca Chiesa di Sant’Elisabetta, nel centro storico di Parma. L’esposizione permanente della collezione Patanè prende posto tra le sei cappelle laterali della Chiesa a pianta centrale anteriore in altrettante nicchie atte a contenere gli strumenti di riproduzione sonora, dal fonografo all’I-pod, e il loro suono. L’attraversamento rettilineo verso la retrostante Sala delle Monache incontra nel centro geometrico dell’architettura (segnato dalla presenza di una pedana acustica e da un anello di sedute) la presenza del grande lampadario sonoro sospeso, al centro dello spazio aulico, a riprodurre composizioni di musica contemporanea. La seconda sala ospita le esposizioni temporanee e le due stanze acustiche in tela, differenti per colore, dimensione e modalità di fruizione: quella nera per l’ascolto individuale e quella bianca per utilizzi collettivi che potrà, aprendo la parete mobile sul lato corto, divenire parte dell’esposizione permanente con videoproiezioni ed effetti sonori sofisticati. Questi ambienti sono pensati come grandi casse acustiche, strumenti sonori ad assetto variabile ed aggiornabile nel tempo.

Casa del suono / Costi, Dario; Simona, Melli. - (2007), pp. 70-70.

Casa del suono

COSTI, Dario;
2007-01-01

Abstract

La Casa del Suono è museo e, al tempo stesso, laboratorio sperimentale, strumento di ricerca scientifica e, simultaneamente, spazio divulgativo aperto al grande pubblico. Lo spazio espositivo trova sede all’interno della seicentesca Chiesa di Sant’Elisabetta, nel centro storico di Parma. L’esposizione permanente della collezione Patanè prende posto tra le sei cappelle laterali della Chiesa a pianta centrale anteriore in altrettante nicchie atte a contenere gli strumenti di riproduzione sonora, dal fonografo all’I-pod, e il loro suono. L’attraversamento rettilineo verso la retrostante Sala delle Monache incontra nel centro geometrico dell’architettura (segnato dalla presenza di una pedana acustica e da un anello di sedute) la presenza del grande lampadario sonoro sospeso, al centro dello spazio aulico, a riprodurre composizioni di musica contemporanea. La seconda sala ospita le esposizioni temporanee e le due stanze acustiche in tela, differenti per colore, dimensione e modalità di fruizione: quella nera per l’ascolto individuale e quella bianca per utilizzi collettivi che potrà, aprendo la parete mobile sul lato corto, divenire parte dell’esposizione permanente con videoproiezioni ed effetti sonori sofisticati. Questi ambienti sono pensati come grandi casse acustiche, strumenti sonori ad assetto variabile ed aggiornabile nel tempo.
2007
Casa del suono / Costi, Dario; Simona, Melli. - (2007), pp. 70-70.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2441277
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