Nell’architettura del volume, la seconda parte si concentra sul piano del consumo e delle diverse modalità di ricezione del fenomeno delle esposizioni. Scelto come caso emblematico quello dell’Esposizione Nazionale di Milano del 1881, attraverso una capillare ricerca delle fonti edite e dei documenti d’archivio sono state recuperate e messe a confronto testimonianze inedite o dimenticate, che hanno consentito di ricostruire la molteplicità dei percorsi e delle interpretazioni, che illuminano sulla fisionomia dei tanti visitatori ( studenti, operai, artisti, critici, ecc.) difficilmente riconducibili ad un generico ed indistinto “pubblico”. In questa prospettiva si è analizzata nel suo insieme la complessa macchina editoriale e pubblicitaria, di cui si sono indagate strategie e modalità organizzative; particolare attenzione è stata rivolta alla produzione cartellonistica, sia per la indubbia qualità di alcune prove, sia per l’opportunità di studiare grazie alla ricca documentazione archivistica le diverse fasi della distribuzione e della affissione. L’analisi della Mostra di Belle Arti, grazie all’ampio materiale conservato all’ Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, ha permesso di mettere a confronto le differenti interpretazioni e valutazioni della critica con i dati delle vendite, mettendo in luce il ruolo e le scelte delle diverse commissioni. A chiusura, si è presa in considerazione la contemporanea “Indisposizione artistica”, ricostruita anche grazie ad alcuni documenti fotografici, mettendone in evidenza la possibile valenza “critica” e la continuità rispetto alla tradizione parodistica dei salons caricaturaux, di cui si sono seguite le tracce in ambito italiano a partire dai primi anni Cinquanta dell’Ottocento.
Seconda parte. Dalla parte del visitatore. Le voci del pubblico e della critica / Strukelj, Vanja. - (2011), pp. 237-477.
Seconda parte. Dalla parte del visitatore. Le voci del pubblico e della critica.
STRUKELJ, Vanja
2011-01-01
Abstract
Nell’architettura del volume, la seconda parte si concentra sul piano del consumo e delle diverse modalità di ricezione del fenomeno delle esposizioni. Scelto come caso emblematico quello dell’Esposizione Nazionale di Milano del 1881, attraverso una capillare ricerca delle fonti edite e dei documenti d’archivio sono state recuperate e messe a confronto testimonianze inedite o dimenticate, che hanno consentito di ricostruire la molteplicità dei percorsi e delle interpretazioni, che illuminano sulla fisionomia dei tanti visitatori ( studenti, operai, artisti, critici, ecc.) difficilmente riconducibili ad un generico ed indistinto “pubblico”. In questa prospettiva si è analizzata nel suo insieme la complessa macchina editoriale e pubblicitaria, di cui si sono indagate strategie e modalità organizzative; particolare attenzione è stata rivolta alla produzione cartellonistica, sia per la indubbia qualità di alcune prove, sia per l’opportunità di studiare grazie alla ricca documentazione archivistica le diverse fasi della distribuzione e della affissione. L’analisi della Mostra di Belle Arti, grazie all’ampio materiale conservato all’ Archivio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, ha permesso di mettere a confronto le differenti interpretazioni e valutazioni della critica con i dati delle vendite, mettendo in luce il ruolo e le scelte delle diverse commissioni. A chiusura, si è presa in considerazione la contemporanea “Indisposizione artistica”, ricostruita anche grazie ad alcuni documenti fotografici, mettendone in evidenza la possibile valenza “critica” e la continuità rispetto alla tradizione parodistica dei salons caricaturaux, di cui si sono seguite le tracce in ambito italiano a partire dai primi anni Cinquanta dell’Ottocento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.