Niccolò Machiavelli, Vita di Castruccio Castracani

Edizione critica e commento dell'operetta che Machiavelli scrisse nel 1520, quasi a dare un saggio delle sue capacità di scrittura in vista dell'incarico, da parte del cardinale Giulio de' Medici (di lì a poco papa Clemente VII), di una nuova storia di Firenze. Il lavoro fa parte dell'Edizione nazionale delle opere di Niccolò Machiavelli. Il testo è ridefinito sulla base di una ricostruzione della parte alta dello stemma che rivede alcune delle conclusioni cui era giunta la precedente edizione critica. Il commento illustra anche il rapporto dell'operetta con le fonti storiche, che l'autore ha tratta con estrema disinvoltura, se non addirittura con l'intenzione di un sistematico stravolgimento (a partire dai discussi rapporti con la biografia di Castruccio Castracani di Tegrimi, data alle stampe circa trent'anni prima, e che Machiavelli ha quasi certamente tenuto presente nella sua operetta); ma soprattutto cerca di mettere in rilievo le complesse interazioni del Castruccio con le fonti letterarie e narrative classiche.