Lo scopo di questo intervento è quello di analizzare le scelte e le implicazioni della trasposizione cinematografica del romanzo In the Heart of the Country del sudafricano J.M. Coetzee. L’intervento parte dal presupposto che, qualsiasi decisione di prendere un’opera letteraria come punto di partenza per la creazione di un film, presenta ovviamente numerose ripercussioni, essenzialmente dovute al fatto che la doppia articolazione del linguaggio letterario cede il posto all’articolazione multipla del film, dove al significato globale dell’opera concorrono anche il ‘visual’ (fatto di immagini in senso lato, ma anche di inquadrature, luci, colori ecc.) e il sonoro (suoni, musiche, intonazione, ritmo e così via). Come apparirà evidente nel corso dell’articolo, tuttavia, nel caso specifico della trasposizione dell’opera di Coetzee, la questione si fa particolarmente interessante e problematica. Infatti, se da un lato il testo è caratterizzato da una serie di peculiarità strutturali, linguistiche e tematiche che rendono molto difficile adattare il romanzo a film senza comprometterne l’essenza a livello tanto letterario e linguistico, quanto politico ed ideologico, dall’altro proprio la struttura del romanzo lo rende materiale privilegiato per un regista. Come le analisi puntuali di scene tratte dal film dimostreranno, però, spesso nella traduzione intersemiotica del romanzo le parole della protagonista rimangono deconstestualizzate e sembrano fornire una conclusione negativa alla sua vicenda, mentre nel romanzo suggeriscono che la rinuncia al linguaggio in tutte le sue forme (gli ‘inni’ che la protagonista avrebbe potuto scrivere ma che non ha scritto) si pone come una scelta positiva, l’unica possibile, e indica l’accettazione, da parte della protagonista, della decostruzione della sua identità, la sola strategia che, permettendole di porsi come ‘unexplained and inexplicable’, le permetterà di resistere e sopravvivere al deserto.
In the Heart of the Country di J.M. Coetzee e Dust di Hansel: problemi di traduzione intersemiotica e interlinguistica / Canepari, Michela. - STAMPA. - (2009), pp. 259-271.
In the Heart of the Country di J.M. Coetzee e Dust di Hansel: problemi di traduzione intersemiotica e interlinguistica
CANEPARI, Michela
2009-01-01
Abstract
Lo scopo di questo intervento è quello di analizzare le scelte e le implicazioni della trasposizione cinematografica del romanzo In the Heart of the Country del sudafricano J.M. Coetzee. L’intervento parte dal presupposto che, qualsiasi decisione di prendere un’opera letteraria come punto di partenza per la creazione di un film, presenta ovviamente numerose ripercussioni, essenzialmente dovute al fatto che la doppia articolazione del linguaggio letterario cede il posto all’articolazione multipla del film, dove al significato globale dell’opera concorrono anche il ‘visual’ (fatto di immagini in senso lato, ma anche di inquadrature, luci, colori ecc.) e il sonoro (suoni, musiche, intonazione, ritmo e così via). Come apparirà evidente nel corso dell’articolo, tuttavia, nel caso specifico della trasposizione dell’opera di Coetzee, la questione si fa particolarmente interessante e problematica. Infatti, se da un lato il testo è caratterizzato da una serie di peculiarità strutturali, linguistiche e tematiche che rendono molto difficile adattare il romanzo a film senza comprometterne l’essenza a livello tanto letterario e linguistico, quanto politico ed ideologico, dall’altro proprio la struttura del romanzo lo rende materiale privilegiato per un regista. Come le analisi puntuali di scene tratte dal film dimostreranno, però, spesso nella traduzione intersemiotica del romanzo le parole della protagonista rimangono deconstestualizzate e sembrano fornire una conclusione negativa alla sua vicenda, mentre nel romanzo suggeriscono che la rinuncia al linguaggio in tutte le sue forme (gli ‘inni’ che la protagonista avrebbe potuto scrivere ma che non ha scritto) si pone come una scelta positiva, l’unica possibile, e indica l’accettazione, da parte della protagonista, della decostruzione della sua identità, la sola strategia che, permettendole di porsi come ‘unexplained and inexplicable’, le permetterà di resistere e sopravvivere al deserto.File | Dimensione | Formato | |
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