Nessun testo della produzione saggistica di Proust ha conosciuto negli anni una fortuna paragonabile a quella di Journées de lecture, nato - con il titolo Sur la lecture - come prefazione alla traduzione francese di Sesamo e i Gigli di John Ruskin , pubblicato in anteprima dalla rivista "La Renaissance latine" il 15 giugno 1905, ripreso in Pastiches et mélanges , con la conclusione brutalmente mutilata, nel 1919. E' una fortuna alla quale hanno contribuito , in pari misura, l'attenzione di una schiera di agguerriti specialisti ( da Paul de Man a Giacomo Debenedetti, da Giovanni Macchia a Philip Kolb, da Antoine Compagnon a Lucette Finas ) e quella di un vasto pubblico di lettori comuni, egualmente sollecitati, credo, dalla densità straordinaria di queste pagine nelle quali, attorno ai temi della memoria, dell'infanzia, della resurrezione del passato, Proust sembra mettere a punto, in una sorta di laboratorio, alcuni dei procedimenti con i quali adatterà alle proprie personalissime esigenze gli strumenti narrativi del romanzo ottocentesco. Riduzione, attraverso un implicito patto di complicità, della distanza tra lo scrittore e il suo lettore; trasformazione della descrizione in racconto; compenentrazione deliberata di epoche diverse di una stessa vita bruscamente giustapposte: per la prima volta in Journées de lecture questi tratti innovativi, che in Jean Santeuil si affacciavano sparsi e saltuari, si saldano in una compagine coerente e cospirano alla nascita di quella che diverrà, all'incirca quattro anni dopo, la scrittura inconfondibile della Recherche
Moralité de la lecture: de la vision pédagogique de Ruskin à la complicité proustienne / Bertini, Maria. - (2010), pp. 189-200.
Moralité de la lecture: de la vision pédagogique de Ruskin à la complicité proustienne
BERTINI, Maria
2010-01-01
Abstract
Nessun testo della produzione saggistica di Proust ha conosciuto negli anni una fortuna paragonabile a quella di Journées de lecture, nato - con il titolo Sur la lecture - come prefazione alla traduzione francese di Sesamo e i Gigli di John Ruskin , pubblicato in anteprima dalla rivista "La Renaissance latine" il 15 giugno 1905, ripreso in Pastiches et mélanges , con la conclusione brutalmente mutilata, nel 1919. E' una fortuna alla quale hanno contribuito , in pari misura, l'attenzione di una schiera di agguerriti specialisti ( da Paul de Man a Giacomo Debenedetti, da Giovanni Macchia a Philip Kolb, da Antoine Compagnon a Lucette Finas ) e quella di un vasto pubblico di lettori comuni, egualmente sollecitati, credo, dalla densità straordinaria di queste pagine nelle quali, attorno ai temi della memoria, dell'infanzia, della resurrezione del passato, Proust sembra mettere a punto, in una sorta di laboratorio, alcuni dei procedimenti con i quali adatterà alle proprie personalissime esigenze gli strumenti narrativi del romanzo ottocentesco. Riduzione, attraverso un implicito patto di complicità, della distanza tra lo scrittore e il suo lettore; trasformazione della descrizione in racconto; compenentrazione deliberata di epoche diverse di una stessa vita bruscamente giustapposte: per la prima volta in Journées de lecture questi tratti innovativi, che in Jean Santeuil si affacciavano sparsi e saltuari, si saldano in una compagine coerente e cospirano alla nascita di quella che diverrà, all'incirca quattro anni dopo, la scrittura inconfondibile della RechercheFile | Dimensione | Formato | |
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