Il libro racconta la storia di un gruppo di uomini che nell’inverno del 1564 tentarono di assassinare papa Pio IV. La congiura fallì ed essi furono processati, torturati e infine condannati a una morte atroce. Sullo sfondo c’è Roma. Non la Roma sancta et renovata capitale della Controriforma, ma la città fisica in trasformazione che si sviluppa disordinatamente sui resti di quella antica; la città magica e superstiziosa popolata da frati esorcisti, astrologi e cercatori di tesori; la città dove, nei palazzi cardinalizi e nelle piazze, si parla del papa con allarmante irriverenza. La capitale di un sovrano, quindi, che in età postridentina è ancora lontano dall’assumere i caratteri sacrali spettanti a un monarca assoluto al tempo stesso vicario di Cristo sulla terra. La congiura contro Pio IV può sembrare un’impresa sgangherata, poco più che il tentativo velleitario di un gruppo di folli esaltati. Verso un’interpretazione tutta mistica del loro disegno orientano le confessioni fornite dagli stessi congiurati nonché le versioni ufficiali che furono allora rese dalla curia e da Pio IV in persona. Ma gli studi su complotti e congiure in antico regime ci hanno insegnato come sia nell’interesse del potere minacciato mettere sotto silenzio i tentativi eversivi di cui è stato vittima per non mostrare la propria debolezza. E ciò vale tanto più se questo potere è quello di un sovrano elettivo come il papa, un potere fragile e di breve durata (la vita di quel papa), che deve fare i conti - all’interno e all’esterno della Chiesa - con poteri dotati di ben altre continuità. Partendo da queste premesse, la ricerca sulla congiura giunge a dischiudere inquietanti scenari riconducibili al durissimo conflitto che contrappose allora Pio IV all’Inquisizione e al re di Spagna, concordi nel voler fermare il papa che con la sua politica conciliatrice sul piano religioso rischiava secondo loro di provocare la rovina della Chiesa. Dietro alla congiura si delineano perciò contatti, figure e circostanze in grado di far luce, oltre che sui possibili mandanti, anche sull’esistenza di «poteri forti» interni al mondo cattolico in grado di minare l’autorità del Sommo pontefice ergendosi a giudici delle sue scelte religiose.

Roma 1564. La congiura contro il papa / Bonora, Elena. - (2011), pp. 1-228.

Roma 1564. La congiura contro il papa

BONORA, Elena
2011-01-01

Abstract

Il libro racconta la storia di un gruppo di uomini che nell’inverno del 1564 tentarono di assassinare papa Pio IV. La congiura fallì ed essi furono processati, torturati e infine condannati a una morte atroce. Sullo sfondo c’è Roma. Non la Roma sancta et renovata capitale della Controriforma, ma la città fisica in trasformazione che si sviluppa disordinatamente sui resti di quella antica; la città magica e superstiziosa popolata da frati esorcisti, astrologi e cercatori di tesori; la città dove, nei palazzi cardinalizi e nelle piazze, si parla del papa con allarmante irriverenza. La capitale di un sovrano, quindi, che in età postridentina è ancora lontano dall’assumere i caratteri sacrali spettanti a un monarca assoluto al tempo stesso vicario di Cristo sulla terra. La congiura contro Pio IV può sembrare un’impresa sgangherata, poco più che il tentativo velleitario di un gruppo di folli esaltati. Verso un’interpretazione tutta mistica del loro disegno orientano le confessioni fornite dagli stessi congiurati nonché le versioni ufficiali che furono allora rese dalla curia e da Pio IV in persona. Ma gli studi su complotti e congiure in antico regime ci hanno insegnato come sia nell’interesse del potere minacciato mettere sotto silenzio i tentativi eversivi di cui è stato vittima per non mostrare la propria debolezza. E ciò vale tanto più se questo potere è quello di un sovrano elettivo come il papa, un potere fragile e di breve durata (la vita di quel papa), che deve fare i conti - all’interno e all’esterno della Chiesa - con poteri dotati di ben altre continuità. Partendo da queste premesse, la ricerca sulla congiura giunge a dischiudere inquietanti scenari riconducibili al durissimo conflitto che contrappose allora Pio IV all’Inquisizione e al re di Spagna, concordi nel voler fermare il papa che con la sua politica conciliatrice sul piano religioso rischiava secondo loro di provocare la rovina della Chiesa. Dietro alla congiura si delineano perciò contatti, figure e circostanze in grado di far luce, oltre che sui possibili mandanti, anche sull’esistenza di «poteri forti» interni al mondo cattolico in grado di minare l’autorità del Sommo pontefice ergendosi a giudici delle sue scelte religiose.
2011
9788842097686
Roma 1564. La congiura contro il papa / Bonora, Elena. - (2011), pp. 1-228.
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