Il saggio illustra i risultati di una ricerca condotta sui rendiconti dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana Appennino Parma Est nel periodo dal 2000 al 2002. Obiettivo dell’indagine è di valutare il grado di successo della cosiddetta “contabilità economica” nei Comuni, con particolare riferimento a quelli di più modeste dimensioni. A fronte dei molteplici limiti da più parti rilevati nella tradizionale contabilità finanziaria degli enti locali, da tempo le discipline economico aziendali propongono modelli alternativi per la determinazione dei risultati, la valutazione del patrimonio e la gestione dei flussi finanziari. In questo contesto la ricerca ha analizzato le modalità e il grado di efficacia con cui i Comuni della Comunità Montana Appennino Parma Est (Langhirano, Lesignano de Bagni, Neviano degli Arduini, Corniglio, Tizzano, Calestano, Palanzano e Monchio delle Corti) hanno affrontato le disposizioni legislative volte ad affiancare alla tradizionale contabilità finanziaria ed autorizzativa la contabilità economico-patrimoniale. Nel periodo considerato quasi tutti i Comuni hanno attuato la contabilità economica con il metodo semplificato, ossia con l’impiego esclusivo del prospetto di conciliazione tra valori finanziari e valori economico-patrimoniali. Un aspetto positivo è che alcuni Comuni hanno continuato ad adottare la contabilità economica in assenza di obblighi. La metodologia semplificata ha prodotto molteplici problemi applicativi (ratei e risconti, imposta sul valore aggiunto, immobilizzazioni materiali e immateriali, rimanenze di magazzino, componenti straordinari del reddito, entrate e spese per movimento di capitale) che hanno compromesso in alcuni casi l’attendibilità dei valori e delle informazioni. La ricerca offre inoltre una interpretazione delle informazioni economiche e patrimoniali comprese nei rendiconti dei Comuni analizzati, con la dimostrazione delle potenzialità che esse potrebbero avere a supporto dei processi di programmazione e controllo delle aziende comunali. Il saggio propone conclusioni che evidenziano i limiti della contabilità economica negli enti locali connessi all’ordinamento giuridico (centralità della contabilità finanziaria, coesistenza tra contabilità finanziaria ed economica, il prospetto di conciliazione, incompletezza dei rendiconti, la nozione di dimensione dei Comuni fondata solamente sul numero di abitanti), all’assenza di adeguate competenze specialistiche negli enti locali, all’inefficacia del sistema dei controlli. Tali limiti, tuttavia, non fanno venir meno la necessità di ammodernare e migliorare i sistemi informativi e di controllo delle aziende comunali: i risultati della ricerca, infatti, dimostrano le potenzialità che le informazioni sui risultati economici, sui risultati finanziari, sugli investimenti e sulle fonti di finanziamento possono avere sull’efficacia delle attività di programmazione, sull’efficienza nei processi di produzione dei servizi e di soddisfacimento dei bisogni delle comunità locali.

Redditi, costi e risparmi d'esercizio nei comuni della comunità montana appennino parma est / Azzali, Stefano. - (2005), pp. 11-136.

Redditi, costi e risparmi d'esercizio nei comuni della comunità montana appennino parma est

AZZALI, Stefano
2005-01-01

Abstract

Il saggio illustra i risultati di una ricerca condotta sui rendiconti dei Comuni appartenenti alla Comunità Montana Appennino Parma Est nel periodo dal 2000 al 2002. Obiettivo dell’indagine è di valutare il grado di successo della cosiddetta “contabilità economica” nei Comuni, con particolare riferimento a quelli di più modeste dimensioni. A fronte dei molteplici limiti da più parti rilevati nella tradizionale contabilità finanziaria degli enti locali, da tempo le discipline economico aziendali propongono modelli alternativi per la determinazione dei risultati, la valutazione del patrimonio e la gestione dei flussi finanziari. In questo contesto la ricerca ha analizzato le modalità e il grado di efficacia con cui i Comuni della Comunità Montana Appennino Parma Est (Langhirano, Lesignano de Bagni, Neviano degli Arduini, Corniglio, Tizzano, Calestano, Palanzano e Monchio delle Corti) hanno affrontato le disposizioni legislative volte ad affiancare alla tradizionale contabilità finanziaria ed autorizzativa la contabilità economico-patrimoniale. Nel periodo considerato quasi tutti i Comuni hanno attuato la contabilità economica con il metodo semplificato, ossia con l’impiego esclusivo del prospetto di conciliazione tra valori finanziari e valori economico-patrimoniali. Un aspetto positivo è che alcuni Comuni hanno continuato ad adottare la contabilità economica in assenza di obblighi. La metodologia semplificata ha prodotto molteplici problemi applicativi (ratei e risconti, imposta sul valore aggiunto, immobilizzazioni materiali e immateriali, rimanenze di magazzino, componenti straordinari del reddito, entrate e spese per movimento di capitale) che hanno compromesso in alcuni casi l’attendibilità dei valori e delle informazioni. La ricerca offre inoltre una interpretazione delle informazioni economiche e patrimoniali comprese nei rendiconti dei Comuni analizzati, con la dimostrazione delle potenzialità che esse potrebbero avere a supporto dei processi di programmazione e controllo delle aziende comunali. Il saggio propone conclusioni che evidenziano i limiti della contabilità economica negli enti locali connessi all’ordinamento giuridico (centralità della contabilità finanziaria, coesistenza tra contabilità finanziaria ed economica, il prospetto di conciliazione, incompletezza dei rendiconti, la nozione di dimensione dei Comuni fondata solamente sul numero di abitanti), all’assenza di adeguate competenze specialistiche negli enti locali, all’inefficacia del sistema dei controlli. Tali limiti, tuttavia, non fanno venir meno la necessità di ammodernare e migliorare i sistemi informativi e di controllo delle aziende comunali: i risultati della ricerca, infatti, dimostrano le potenzialità che le informazioni sui risultati economici, sui risultati finanziari, sugli investimenti e sulle fonti di finanziamento possono avere sull’efficacia delle attività di programmazione, sull’efficienza nei processi di produzione dei servizi e di soddisfacimento dei bisogni delle comunità locali.
2005
9788814130281
Redditi, costi e risparmi d'esercizio nei comuni della comunità montana appennino parma est / Azzali, Stefano. - (2005), pp. 11-136.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
PARTE PRIMA.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 5.8 MB
Formato Adobe PDF
5.8 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2378995
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact