Il paesaggio sinfonico, leggibile nelle forme e gerarchicamente ordinato, non esiste più. La rivoluzione critica ha portato al progressivo distacco tra cultura architettonica e società destrutturando la dimensione locale del territorio e rinunciando ai suoi fondamentali presupposti civili. Eppure, proprio quando la densità e la dispersione delle metropoli contemporanee sembra essere l’inevitabile punto di riferimento per i nuovi paesaggi dell’uomo, nascosta dietro il caos di subtopia permane una civiltà di percorsi, insediamenti e segni della limitatio ancora in parte leggibile. Tracce, “sempre uguali e sempre differenti”, di un paesaggio quale “immagine semantica del territorio”: un paesaggio delle differenze.
Il Paesaggio delle Differenze / Maretto, Marco. - (2008).
Il Paesaggio delle Differenze
MARETTO, Marco
2008-01-01
Abstract
Il paesaggio sinfonico, leggibile nelle forme e gerarchicamente ordinato, non esiste più. La rivoluzione critica ha portato al progressivo distacco tra cultura architettonica e società destrutturando la dimensione locale del territorio e rinunciando ai suoi fondamentali presupposti civili. Eppure, proprio quando la densità e la dispersione delle metropoli contemporanee sembra essere l’inevitabile punto di riferimento per i nuovi paesaggi dell’uomo, nascosta dietro il caos di subtopia permane una civiltà di percorsi, insediamenti e segni della limitatio ancora in parte leggibile. Tracce, “sempre uguali e sempre differenti”, di un paesaggio quale “immagine semantica del territorio”: un paesaggio delle differenze.File | Dimensione | Formato | |
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