Il lavoro nasce in seno a un aggiornamento degli studi su Sarsina romana e medievale che, in uno sforzo congiunto delle Università di Bologna, Parma e Ferrara e con l’ausilio dei nuovi dati emersi dagli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, ha consentito di ridefinire il profilo della città dalla primitiva fase di centro direzionale degli Umbri al passaggio alla fase post-antica. Sotto il profilo topografico, questo contributo completa i due che ho precedentemente dedicato alla forma della città e del territorio, rispettivamente durante l’antichità e l’alto medioevo, e si rivolge alla ricostruzione di dettaglio del centro politico-istituzionale sarsinate nel passaggio dalla fase pagana a quella cristiana. L’esigenza di uno studio più specifico nasce dall’incremento della documentazione archeologica sulla forma urbana di età tardo antica e altomedievale, ove i dati acquisiti avevano contribuito a definire con un buon margine di esattezza il profilo dell’abitato, fin nell’articolazione dei nuclei funzionali e delle variazioni d’uso, lasciando, invece, in ombra la fase relativa alla cristianizzazione e alla sua concreta traduzione a livello insediativo. Si è, quindi, posto il problema dell’ubicazione, strutturazione e datazione del primitivo nucleo della città cristiana, ancora del tutto sconosciuto e di grande importanza in rapporto alla presenza architettonicamente forte del corpo di fabbrica della cattedrale medievale, affacciata su quella che, anche nell’antichità, era la piazza principale. La cattedrale è, attualmente, l’unico elemento che richiama la rivoluzione urbanistica e culturale determinata dall’incisione della città modulare romana da parte degli edifici del nuovo culto. Della sua presenza, monolitica e invasiva rispetto a un tessuto insediativo più uniforme e modesto, si sono ricomposte le fasi evolutive, nella progressiva transizione dalla città romana, democraticamente ortogonale, alla gerarchia distributiva intorno all’epicentro rappresentato dalla chiesa e dal palazzo del vescovo. Il lavoro ha preso in esame tutte le fonti utili alla ricostruzione del centro urbano, con particolare attenzione a rinvenimenti archeologici e documenti d’archivio. I rinvenimenti archeologici hanno raccolto anche i dati emersi dal recentissimo scavo a ridosso del foro antico, che ha chiarito su base stratigrafica passaggi fondamentali della frequentazione post-antica del centro urbano. Anche dei ruderi tradizionalmente attribuiti ad un edificio antico affacciato sul foro, successivamente trasformato in battistero, è stata proposta una nuova analisi tecnica alla luce di un recente rilievo. Sono state, infine, ricomposte tutte le segnalazioni di rinvenimenti altomedievali riguardanti il settore in esame. Relativamente alla documentazione d’archivio, lo scandaglio del Catasto Pontificio, nuovi documenti provenienti dagli archivi vaticani e il recupero di atti notarili inediti hanno consentito la ricostruzione su base planimetrica e toponomastica dell’intero comparto urbano nel suo slittamento da area a destinazione civica in età romana a quartiere episcopale in età cristiana. I dati, così raccolti, sono stati ricondotti alla forma di Sarsina altomedievale e confrontati con quelli di altri contesti regionali con continuità di vita. Le informazioni emerse hanno, infine, consentito di caposaldare le trasformazioni intervenute nel paesaggio urbano alle indicazioni delle fonti scritte relativamente alla diffusione Cristianesimo sarsinate in termini di evangelizzazione ed affermazione del sistema plebano.

Dal tempio alla cattedrale. Verso la risemantizzazione dello spazio urbano sarsinate / Morigi, Alessia. - STAMPA. - (2010), pp. 55-95.

Dal tempio alla cattedrale. Verso la risemantizzazione dello spazio urbano sarsinate

MORIGI, Alessia
2010-01-01

Abstract

Il lavoro nasce in seno a un aggiornamento degli studi su Sarsina romana e medievale che, in uno sforzo congiunto delle Università di Bologna, Parma e Ferrara e con l’ausilio dei nuovi dati emersi dagli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna, ha consentito di ridefinire il profilo della città dalla primitiva fase di centro direzionale degli Umbri al passaggio alla fase post-antica. Sotto il profilo topografico, questo contributo completa i due che ho precedentemente dedicato alla forma della città e del territorio, rispettivamente durante l’antichità e l’alto medioevo, e si rivolge alla ricostruzione di dettaglio del centro politico-istituzionale sarsinate nel passaggio dalla fase pagana a quella cristiana. L’esigenza di uno studio più specifico nasce dall’incremento della documentazione archeologica sulla forma urbana di età tardo antica e altomedievale, ove i dati acquisiti avevano contribuito a definire con un buon margine di esattezza il profilo dell’abitato, fin nell’articolazione dei nuclei funzionali e delle variazioni d’uso, lasciando, invece, in ombra la fase relativa alla cristianizzazione e alla sua concreta traduzione a livello insediativo. Si è, quindi, posto il problema dell’ubicazione, strutturazione e datazione del primitivo nucleo della città cristiana, ancora del tutto sconosciuto e di grande importanza in rapporto alla presenza architettonicamente forte del corpo di fabbrica della cattedrale medievale, affacciata su quella che, anche nell’antichità, era la piazza principale. La cattedrale è, attualmente, l’unico elemento che richiama la rivoluzione urbanistica e culturale determinata dall’incisione della città modulare romana da parte degli edifici del nuovo culto. Della sua presenza, monolitica e invasiva rispetto a un tessuto insediativo più uniforme e modesto, si sono ricomposte le fasi evolutive, nella progressiva transizione dalla città romana, democraticamente ortogonale, alla gerarchia distributiva intorno all’epicentro rappresentato dalla chiesa e dal palazzo del vescovo. Il lavoro ha preso in esame tutte le fonti utili alla ricostruzione del centro urbano, con particolare attenzione a rinvenimenti archeologici e documenti d’archivio. I rinvenimenti archeologici hanno raccolto anche i dati emersi dal recentissimo scavo a ridosso del foro antico, che ha chiarito su base stratigrafica passaggi fondamentali della frequentazione post-antica del centro urbano. Anche dei ruderi tradizionalmente attribuiti ad un edificio antico affacciato sul foro, successivamente trasformato in battistero, è stata proposta una nuova analisi tecnica alla luce di un recente rilievo. Sono state, infine, ricomposte tutte le segnalazioni di rinvenimenti altomedievali riguardanti il settore in esame. Relativamente alla documentazione d’archivio, lo scandaglio del Catasto Pontificio, nuovi documenti provenienti dagli archivi vaticani e il recupero di atti notarili inediti hanno consentito la ricostruzione su base planimetrica e toponomastica dell’intero comparto urbano nel suo slittamento da area a destinazione civica in età romana a quartiere episcopale in età cristiana. I dati, così raccolti, sono stati ricondotti alla forma di Sarsina altomedievale e confrontati con quelli di altri contesti regionali con continuità di vita. Le informazioni emerse hanno, infine, consentito di caposaldare le trasformazioni intervenute nel paesaggio urbano alle indicazioni delle fonti scritte relativamente alla diffusione Cristianesimo sarsinate in termini di evangelizzazione ed affermazione del sistema plebano.
2010
9788896240021
Dal tempio alla cattedrale. Verso la risemantizzazione dello spazio urbano sarsinate / Morigi, Alessia. - STAMPA. - (2010), pp. 55-95.
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