Il lavoro si rivolge a un comprensorio romagnolo, la Valle del Savio, sotto il profilo topografico mai precedentemente indagato nel suo complesso. Il settore è di particolare interesse siccome vede la presenza della capitale degli Umbri, Sarsina, e si colloca in una valle, tra l’area tiberina e la pianura romagnola, strategica per la conquista della Cispadana e le politiche coloniali romane verso l’Italia del Nord. Dal punto di vista itinerario, infatti, la Valle del Savio è servita dalla via Sarsinate, ovvero la direttrice di traffico che, consentendo il collegamento con Ariminum, consolidò lo sfondamento romano verso l’alto Adriatico nel III sec. a.C., fornendo i presupposti per l’apertura della successiva via Aemilia. In una prospettiva diacronica, la stessa via Sarsinate vide, più tardi, il collegamento con Ravenna e Classe, configurandosi come principale veicolo dei traffici commerciali tra l’Italia centro-meridionale e la costa romagnola e garantendo, così, l’approvvigionamento della flotta di Classe e la diffusione dei prodotti importati verso i mercati centroitalici. Lo studio delinea, raccogliendo tutti i documenti archeologici oggi noti, la fisionomia del territorio durante tutta l’antichità, in una prospettiva diacronica che mira alla ricostruzione dell’evoluzione del comprensorio dal punto di vista insediativo, sociale, economico e culturale. Sotto il profilo territoriale, si ricompone, così, un quadro inedito della topografia distrettuale e del sistema idroviario, ovvero direttrici di traffico, forme e processi insediativi, tipologie itinerarie, produttive e ricreative, mai precedentemente valutate nelle loro complessive interazioni. Un’attenzione particolare è riservata a Sarsina, restituita al suo ininterrotto ruolo di centro direzionale vallivo dalla fase umbra a quella romana. La ricostruzione della topografia urbana e forma sarsinate è passata per l’individuazione analitica delle sue componenti, ovvero la cinta muraria, il foro, gli edifici civici, i complessi di culto, i poli ricreativi, l’edilizia residenziale, gli impianti artigianali, produttivi e di servizio, la rete stradale. Il disegno urbano è, così, stato ricomposto in senso diacronico, evidenziando fasi programmatiche e soluzioni insediative nei loro rapporti con le coeve strategie economiche, nel quadro di una stratificazione sociale fortemente connotata dall’interpolazione linguistica e culturale con le genti di varia provenienza che la flotta ravennate spingeva verso l’entroterra appenninico. Nello studio si sono, infine, integrati i nuovi dati forniti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna e gli aggiornamenti conoscitivi messi a punto, in uno sforzo congiunto delle Università di Bologna, Ferrara e Parma, dal gruppo di lavoro su Sarsina.

Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio / Morigi, Alessia. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 19-128.

Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio

MORIGI, Alessia
2008-01-01

Abstract

Il lavoro si rivolge a un comprensorio romagnolo, la Valle del Savio, sotto il profilo topografico mai precedentemente indagato nel suo complesso. Il settore è di particolare interesse siccome vede la presenza della capitale degli Umbri, Sarsina, e si colloca in una valle, tra l’area tiberina e la pianura romagnola, strategica per la conquista della Cispadana e le politiche coloniali romane verso l’Italia del Nord. Dal punto di vista itinerario, infatti, la Valle del Savio è servita dalla via Sarsinate, ovvero la direttrice di traffico che, consentendo il collegamento con Ariminum, consolidò lo sfondamento romano verso l’alto Adriatico nel III sec. a.C., fornendo i presupposti per l’apertura della successiva via Aemilia. In una prospettiva diacronica, la stessa via Sarsinate vide, più tardi, il collegamento con Ravenna e Classe, configurandosi come principale veicolo dei traffici commerciali tra l’Italia centro-meridionale e la costa romagnola e garantendo, così, l’approvvigionamento della flotta di Classe e la diffusione dei prodotti importati verso i mercati centroitalici. Lo studio delinea, raccogliendo tutti i documenti archeologici oggi noti, la fisionomia del territorio durante tutta l’antichità, in una prospettiva diacronica che mira alla ricostruzione dell’evoluzione del comprensorio dal punto di vista insediativo, sociale, economico e culturale. Sotto il profilo territoriale, si ricompone, così, un quadro inedito della topografia distrettuale e del sistema idroviario, ovvero direttrici di traffico, forme e processi insediativi, tipologie itinerarie, produttive e ricreative, mai precedentemente valutate nelle loro complessive interazioni. Un’attenzione particolare è riservata a Sarsina, restituita al suo ininterrotto ruolo di centro direzionale vallivo dalla fase umbra a quella romana. La ricostruzione della topografia urbana e forma sarsinate è passata per l’individuazione analitica delle sue componenti, ovvero la cinta muraria, il foro, gli edifici civici, i complessi di culto, i poli ricreativi, l’edilizia residenziale, gli impianti artigianali, produttivi e di servizio, la rete stradale. Il disegno urbano è, così, stato ricomposto in senso diacronico, evidenziando fasi programmatiche e soluzioni insediative nei loro rapporti con le coeve strategie economiche, nel quadro di una stratificazione sociale fortemente connotata dall’interpolazione linguistica e culturale con le genti di varia provenienza che la flotta ravennate spingeva verso l’entroterra appenninico. Nello studio si sono, infine, integrati i nuovi dati forniti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna e gli aggiornamenti conoscitivi messi a punto, in uno sforzo congiunto delle Università di Bologna, Ferrara e Parma, dal gruppo di lavoro su Sarsina.
2008
889022018X
Sarsina e la valle del Savio: la forma della città e del territorio / Morigi, Alessia. - STAMPA. - 1:(2008), pp. 19-128.
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