Mara Meletti Dimensioni etiche ed ontologiche della fenomenologia della percezione di Merleau- Ponty. La Structure du comportement e la Phénomenologie de la perception mettono in evidenza due aspetti del processo percettivo che risultano assai significativi in campo etico, soprattutto in relazione ai problemi sollevati dal pluralismo e dal conflitto di valori: a- attenzione per la prospetticità del percepire e le possibili rimodulazioni della configurazione del senso; b-attenzione alla naturalità del percepire, ricollegata alle dinamiche spontanee del corpo vivente. Il primo punto richiama l’aspetto prospettico e limitato dell’esperienza umana, che però non esclude un contatto autentico col reale; il secondo difende la costanza di certe strutturazioni di base, condizione di possibilità sia per la comunicazione delle esperienze, sia per la rimodulazione dei comportamenti. La filosofia della percezione di Merleau-Ponty, pur toccando marginalmente questioni etiche, solleva interessanti interrogativi circa la configurazione del mondo percepito e la genesi del senso; la sua revisione critica delle dinamiche percettive risulta in grado di intercettare linee problematiche estremamente attuali circa la pluralità degli stili percettivi, la critica al relativismo soggettivistico e all’oggettivismo, la dinamica dei conflitti morali, le possibilità di comprensione tra configurazioni percettive differenti, la messa in crisi della dicotomia fatti-valori. Il suo richiamo alla esplorazione delle differenze percettive ed il rilievo accordato ad un rinnovato naturalismo rendono stimolante una sua rilettura in connessione con le problematiche etiche sollevate nei saggi di I. Murdoch e Ph.Foot.
Ethical and Ontological Dimensions of Merleau-Ponty's Phenomenology of Perception / Meletti, Mara. - (2009), pp. 213-266.
Ethical and Ontological Dimensions of Merleau-Ponty's Phenomenology of Perception
MELETTI, Mara
2009-01-01
Abstract
Mara Meletti Dimensioni etiche ed ontologiche della fenomenologia della percezione di Merleau- Ponty. La Structure du comportement e la Phénomenologie de la perception mettono in evidenza due aspetti del processo percettivo che risultano assai significativi in campo etico, soprattutto in relazione ai problemi sollevati dal pluralismo e dal conflitto di valori: a- attenzione per la prospetticità del percepire e le possibili rimodulazioni della configurazione del senso; b-attenzione alla naturalità del percepire, ricollegata alle dinamiche spontanee del corpo vivente. Il primo punto richiama l’aspetto prospettico e limitato dell’esperienza umana, che però non esclude un contatto autentico col reale; il secondo difende la costanza di certe strutturazioni di base, condizione di possibilità sia per la comunicazione delle esperienze, sia per la rimodulazione dei comportamenti. La filosofia della percezione di Merleau-Ponty, pur toccando marginalmente questioni etiche, solleva interessanti interrogativi circa la configurazione del mondo percepito e la genesi del senso; la sua revisione critica delle dinamiche percettive risulta in grado di intercettare linee problematiche estremamente attuali circa la pluralità degli stili percettivi, la critica al relativismo soggettivistico e all’oggettivismo, la dinamica dei conflitti morali, le possibilità di comprensione tra configurazioni percettive differenti, la messa in crisi della dicotomia fatti-valori. Il suo richiamo alla esplorazione delle differenze percettive ed il rilievo accordato ad un rinnovato naturalismo rendono stimolante una sua rilettura in connessione con le problematiche etiche sollevate nei saggi di I. Murdoch e Ph.Foot.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Meletti Values and Ontology.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Post-print
Licenza:
Creative commons
Dimensione
2.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.22 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
abstract prin.doc
non disponibili
Tipologia:
Abstract
Licenza:
Creative commons
Dimensione
25.5 kB
Formato
Microsoft Word
|
25.5 kB | Microsoft Word | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.