Cos'è un manuale di storia? Probabilmente la risposta più comune a questa domanda è che si tratti di un testo in cui gli avvenimenti importanti sono raccolti ed esposti in modo oggettivo ed esaustivo. In fin dei conti, nell'opinione comune, oggettività ed esaustività rappresentano i requisiti ritenuti essenziali per opporre un solido baluardo alla storia-propaganda. Un'aspettativa ancora oggi estremamente radicata eppure alla base di una profonda distorsione storiografica. Lungi, infatti, dal costituire un antidoto per la storia propaganda, il mito della storia-oggettiva ne costituisce uno dei più solidi piedistalli. Nel mettere a fuoco questo problema, il volume incentra la propria attenzione innanzitutto sul caso della storia unica di Stato introdotta nelle scuole elementari durante il fascismo. Una storia di questo tipo, infatti, costituisce un'emblematica espressione del connubio che intercorre tra una storia propaganda ed una storia la cui scientificità si basa sul concetto di oggettività assoluta. Una vicenda che, se certamente trovò nel fascismo un terreno particolarmente fertile, tuttavia non costituisce espressione specifica di quest'ultimo, ma attinge ad un sentire, diffuso a livello internazionale, le cui origini, per quanto riguarda il caso italiano, precedono il Ventennio e i cui effetti continuano ben oltre la fine del fascismo. Per questo il volume pone particolare attenzione al delicato passaggio della "defascistizzazione" (1943-1945) e dell'organizzazione, nel dopoguerra, di una "nuova" storia repubblicana al fine di evidenziare - laddove esistono profonde discontinuità - forme di continuità di carattere strutturale, quale la pretesa oggettività ed esaustività assoluta del racconto storico offerto dal manuale.
Il manuale di storia in Italia. Dal fascismo alla Repubblica / Genovesi, Piergiovanni. - STAMPA. - (2009), pp. 1-159.
Il manuale di storia in Italia. Dal fascismo alla Repubblica
GENOVESI, Piergiovanni
2009-01-01
Abstract
Cos'è un manuale di storia? Probabilmente la risposta più comune a questa domanda è che si tratti di un testo in cui gli avvenimenti importanti sono raccolti ed esposti in modo oggettivo ed esaustivo. In fin dei conti, nell'opinione comune, oggettività ed esaustività rappresentano i requisiti ritenuti essenziali per opporre un solido baluardo alla storia-propaganda. Un'aspettativa ancora oggi estremamente radicata eppure alla base di una profonda distorsione storiografica. Lungi, infatti, dal costituire un antidoto per la storia propaganda, il mito della storia-oggettiva ne costituisce uno dei più solidi piedistalli. Nel mettere a fuoco questo problema, il volume incentra la propria attenzione innanzitutto sul caso della storia unica di Stato introdotta nelle scuole elementari durante il fascismo. Una storia di questo tipo, infatti, costituisce un'emblematica espressione del connubio che intercorre tra una storia propaganda ed una storia la cui scientificità si basa sul concetto di oggettività assoluta. Una vicenda che, se certamente trovò nel fascismo un terreno particolarmente fertile, tuttavia non costituisce espressione specifica di quest'ultimo, ma attinge ad un sentire, diffuso a livello internazionale, le cui origini, per quanto riguarda il caso italiano, precedono il Ventennio e i cui effetti continuano ben oltre la fine del fascismo. Per questo il volume pone particolare attenzione al delicato passaggio della "defascistizzazione" (1943-1945) e dell'organizzazione, nel dopoguerra, di una "nuova" storia repubblicana al fine di evidenziare - laddove esistono profonde discontinuità - forme di continuità di carattere strutturale, quale la pretesa oggettività ed esaustività assoluta del racconto storico offerto dal manuale.File | Dimensione | Formato | |
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