Liberalismo, paternalismo e diritto penale

Nell’articolo, si prendono in esame le teorie del liberalismo giuridico soprettutto nei loro influssi sul diritto penale, e nei suoi rapporti con la teoria del bene giuridico. L’A. mostra di aderire in buona parte alle tesi esposte dal filosofo americano Joel Feinberg sul tema, che vengono sintetizzate nello studio. In particolare, l’A. condivide con Feinberg l’’idea che il paternalismo non sia di per sé un sufficiente principio giustificativo dell’intervento penale, visto che questa branca del diritto dovrebbe reprimere solo le condotte che causano dannno, o, in qualche caso, molestia ad altri. Va però detto che le scelte autodannose degli individui non sempre sono da ritenersi volontarie, e in questi casi l’intervento coercitivo sarebbe ammissibile in quanto forma di paternalismo “soft”. Inoltre, l’A., prendendo spunto da una tesi del Von Hirsch, prospetta la possibilità di giustificare paternalisticamente la previsione di illeciti amministrativi.