L’osservazione dei numerosi casi di dissesti aziendali che hanno prodotto, in anni recenti, effetti devastanti sui redditi e sui risparmi di molte famiglie, ripercussioni pesanti sugli equilibri delle reti di aziende collegate, sugli assetti di interi comparti economici e produttivi, pone un quesito fondamentale: possono questi eventi essere studiati come casi eccezionali, isolati e circoscritti, conseguenza di azioni delittuose e fraudolente, attuate aggirando e contravvenendo a regole intrinsecamente corrette o, al contrario, sono comportamenti largamente diffusi e consolidati tra le imprese, consentiti e talora incentivati dalla mancanza di regole o dalla presenza di norme insufficienti o troppo lasse? L’analisi dei fenomeni storicamente avvenuti costituisce il punto di avvio di un processo critico, ma costruttivo, teso ad accertare i fatti, ricercare le cause, proporre ipotesi interpretative e soluzioni percorribili. L’approccio economico-aziendale può risultare prezioso nella costruzione di una possibile risposta, che va articolata, non solo in termini macro-economici, ma tenendo presenti i vincoli e le opportunità che l’ambiente, come sistema di relazioni tra soggetti diversi (imprese, famiglie, banche, aziende pubbliche), esprime. In particolare l’economia aziendale definendo e diffondendo le peculiarità degli strumenti di controllo nei gruppi aziendali offre un contributo rilevante al miglioramento dei processi di formazione e comunicazione del valore nei gruppi, come anche una cultura di maggiore trasparenza e comprensibilità degli assetti proprietari e dei sistemi di governo nei gruppi aziendali. Da queste premesse prendono avvio le riflessioni contenute nel volume e in particolare nel capitolo presentato, il quale propone un’analisi, collocata nell’attuale contesto normativo e di mercato, delle modalità per una efficace tutela degli interessi che confluiscono sull’impresa strutturata a gruppo realizzabili attraverso i sistemi di governo e controllo interno nelle società e nei gruppi aziendali anche con riferimento al ruolo svolto nei diversi modelli di gestione consentiti dalle norme vigenti, dal Collegio Sindacale, dai Comitati per il controllo, dall’Organismo di vigilanza, dal Dirigente preposto. Saranno pertanto affrontati gli aspetti definitori connessi al concetto di corporate governance, così come emergenti dalle riflessioni svolte da alcune istituzioni nonché da teorie e modelli dottrinali, approfondendo nel seguito gli aspetti connessi alle caratteristiche e alla finalità del governo e del controllo delle imprese, e tratteggiando le questioni di maggiore interesse e criticità.
GOVERNO E CONTROLLO NELLE AZIENDE / Marchini, Pier Luigi. - (2008), pp. 25-80.
GOVERNO E CONTROLLO NELLE AZIENDE
MARCHINI, Pier Luigi
2008-01-01
Abstract
L’osservazione dei numerosi casi di dissesti aziendali che hanno prodotto, in anni recenti, effetti devastanti sui redditi e sui risparmi di molte famiglie, ripercussioni pesanti sugli equilibri delle reti di aziende collegate, sugli assetti di interi comparti economici e produttivi, pone un quesito fondamentale: possono questi eventi essere studiati come casi eccezionali, isolati e circoscritti, conseguenza di azioni delittuose e fraudolente, attuate aggirando e contravvenendo a regole intrinsecamente corrette o, al contrario, sono comportamenti largamente diffusi e consolidati tra le imprese, consentiti e talora incentivati dalla mancanza di regole o dalla presenza di norme insufficienti o troppo lasse? L’analisi dei fenomeni storicamente avvenuti costituisce il punto di avvio di un processo critico, ma costruttivo, teso ad accertare i fatti, ricercare le cause, proporre ipotesi interpretative e soluzioni percorribili. L’approccio economico-aziendale può risultare prezioso nella costruzione di una possibile risposta, che va articolata, non solo in termini macro-economici, ma tenendo presenti i vincoli e le opportunità che l’ambiente, come sistema di relazioni tra soggetti diversi (imprese, famiglie, banche, aziende pubbliche), esprime. In particolare l’economia aziendale definendo e diffondendo le peculiarità degli strumenti di controllo nei gruppi aziendali offre un contributo rilevante al miglioramento dei processi di formazione e comunicazione del valore nei gruppi, come anche una cultura di maggiore trasparenza e comprensibilità degli assetti proprietari e dei sistemi di governo nei gruppi aziendali. Da queste premesse prendono avvio le riflessioni contenute nel volume e in particolare nel capitolo presentato, il quale propone un’analisi, collocata nell’attuale contesto normativo e di mercato, delle modalità per una efficace tutela degli interessi che confluiscono sull’impresa strutturata a gruppo realizzabili attraverso i sistemi di governo e controllo interno nelle società e nei gruppi aziendali anche con riferimento al ruolo svolto nei diversi modelli di gestione consentiti dalle norme vigenti, dal Collegio Sindacale, dai Comitati per il controllo, dall’Organismo di vigilanza, dal Dirigente preposto. Saranno pertanto affrontati gli aspetti definitori connessi al concetto di corporate governance, così come emergenti dalle riflessioni svolte da alcune istituzioni nonché da teorie e modelli dottrinali, approfondendo nel seguito gli aspetti connessi alle caratteristiche e alla finalità del governo e del controllo delle imprese, e tratteggiando le questioni di maggiore interesse e criticità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Abstract Governo e controllo.pdf
non disponibili
Tipologia:
Abstract
Licenza:
Creative commons
Dimensione
8.76 kB
Formato
Adobe PDF
|
8.76 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
Libro Fellegara 07.01.2009 _definitivo_parte Pier.pdf
non disponibili
Tipologia:
Documento in Pre-print
Licenza:
Creative commons
Dimensione
379.8 kB
Formato
Adobe PDF
|
379.8 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.