Questo studio si fonda sul sistematico esame della documentazione custodita presso l’Ufficio Storico dello Stato maggiore dell’Esercito e concerne il biennio di presenza militare italiana in Alta Slesia (1920-1922). Si trattò di quella che oggi definiremmo operazione di peace-keeping, anche se allora si parlava più brutalmente di ‘truppe di occupazione’, il cui scopo però era quello di garantire l’ordine pubblico e evitare scontri sanguinosi tra nazionalisti polacchi e tedeschi. Il tutto in attesa dello svolgimento del referendum popolare sul destino futuro della regione contesa. Le forze italiane dovettero destreggiarsi tra le difficoltà oggettive (con le ripetute violente sollevazioni polacche) e la preponderante presenza francese, orientata chiaramente verso la causa polacca. Gli italiani seppero garantire una giusta imparzialità tra le parti, ma pagarono un prezzo consistente (61 vittime, delle quali 25 in combattimento, per mano polacca, specie nell’attacco del maggio 1921). Essi riuscirono inoltre a tutelare la popolazione civile. Il saggio si inserisce nel quadro di un progetto Prin (2005), tra i cui risultati vi fu il convegno svoltosi nel gennaio 2008 a Parma, cui seguì il volume degli atti.
Le missioni militari italiane nel primo Novecento: Alta Slesia (1920-1922) / Vecchio, Giorgio. - (2008), pp. 435-458.
Le missioni militari italiane nel primo Novecento: Alta Slesia (1920-1922)
VECCHIO, Giorgio
2008-01-01
Abstract
Questo studio si fonda sul sistematico esame della documentazione custodita presso l’Ufficio Storico dello Stato maggiore dell’Esercito e concerne il biennio di presenza militare italiana in Alta Slesia (1920-1922). Si trattò di quella che oggi definiremmo operazione di peace-keeping, anche se allora si parlava più brutalmente di ‘truppe di occupazione’, il cui scopo però era quello di garantire l’ordine pubblico e evitare scontri sanguinosi tra nazionalisti polacchi e tedeschi. Il tutto in attesa dello svolgimento del referendum popolare sul destino futuro della regione contesa. Le forze italiane dovettero destreggiarsi tra le difficoltà oggettive (con le ripetute violente sollevazioni polacche) e la preponderante presenza francese, orientata chiaramente verso la causa polacca. Gli italiani seppero garantire una giusta imparzialità tra le parti, ma pagarono un prezzo consistente (61 vittime, delle quali 25 in combattimento, per mano polacca, specie nell’attacco del maggio 1921). Essi riuscirono inoltre a tutelare la popolazione civile. Il saggio si inserisce nel quadro di un progetto Prin (2005), tra i cui risultati vi fu il convegno svoltosi nel gennaio 2008 a Parma, cui seguì il volume degli atti.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Vecchio Giorgio-Missione in Alta Slesia.doc
non disponibili
Tipologia:
Abstract
Licenza:
NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione
29.5 kB
Formato
Microsoft Word
|
29.5 kB | Microsoft Word | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.