Abstract. Obiettivi: Il volume analizza l’intervento svolto dalla Protezione Civile Italiana sulle istituzioni di microfinanza in Sri Lanka, a seguito dello tsunami del 26 dicembre 2004. La curiosità di capire se l’intervento, veicolato dal Consorzio Etimos, sia adeguato alle necessità dei beneficiari, piuttosto che a quelle dei donatori, ha guidato la stesura del lavoro. Dopo quanto tempo dallo tsunami le istituzioni sono state effettivamente in grado di riattivare le attività di microcredito? A quali condizioni? E ancora, le istituzioni hanno subito danni gravi? Sono state in grado di valutarli accuratamente? Quali politiche hanno seguito con riferimento al portafoglio danneggiato? Hanno ricevuto risorse sufficienti per ripristinare l’operatività ordinaria? Lo tsunami ha prodotto solo danni, o ha anche aperto prospettive di miglioramento e di crescita? E, più in generale, le condizioni agevolate proposte dai donatori producono effetti positivi o negativi sul mercato? Gli interventi sono adeguati in termini di volumi, tempi e costi alle esigenze delle organizzazioni e dei beneficiari? Metodologia: Il lavoro analizza sotto forma di casi-studio le cinque istituzioni di microfinanza finanziate dalla Protezione Civile Italiana a Ottobre 2006. Parte delle informazioni è stata fornita da Etimos, che ha reso disponibili i dati ottenuti durante le fasi di istruttoria delle istituzioni e di monitoraggio degli interventi. Le istituzioni sono state poi oggetto di intervista diretta e le informazioni provenienti da Etimos sono state integrate con i risultati delle interviste, con i documenti ufficiali e con i report prodotti dalle istituzioni stesse. Sono infine state raccolte informazioni aggiuntive sul web, sia a partire dai siti delle singole istituzioni, sia dal sito www.microfinance.lk, che raccoglie dati sugli interventi post tsunami a favore della microfinanza, curato da GTZ (German Technical Cooperation) in collaborazione con il Ministero delle Finanze e della Pianificazione dello Sri Lanka. Per redigere il capitolo relativo all’impatto dello tsunami sulle istituzioni sono state condotte interviste alla Banca Centrale e al Ministero delle Finanze dello Sri Lanka. Risultati: Dal lavoro emerge che lo tsunami ha provocato effetti negativi consistenti sulle istituzioni di microfinanza in Sri Lanka. Le istituzioni hanno beneficiato dei flussi di fondi internazionali giunti sul territorio per le attività di primo soccorso e di ricostruzione. Lo tsunami ha rappresentato paradossalmente una inattesa occasione di crescita per molte delle istituzioni colpite. Soprattutto per le organizzazioni di dimensioni minori, i fondi ricevuti hanno costituito un contributo importante al rafforzamento della posizione sul territorio e al miglioramento dei processi gestionali, grazie al potenziamento dei sistemi informativi e la formazione del personale. Le organizzazioni colpite hanno inoltre potuto instaurare nuovi legami con potenziali finanziatori internazionali. Nella fase di raccolta dei dati sono emersi alcuni rilievi negativi da parte delle istituzioni con riferimento al quadro complessivo degli aiuti internazionali e agli effetti sul mercato della microfinanza (abbassamento eccessivo dei tassi di interesse e tempi troppo brevi per le erogazioni ai beneficiari). Nello specifico, l’intervento Etimos-Protezione Civile Italiana ha consentito di arginare l’effetto economico dei danni al portafoglio prestiti attraverso gli interventi di capitalizzazione. Le linee di credito hanno fornito nuova liquidità per soddisfare la domanda di finanziamenti derivante dal riavvio delle attività economiche. Le linee di capacity building hanno permesso di svolgere interventi di formazione rivolti al miglioramento delle capacità manageriali, sia dei microimprenditori, sia dello staff delle istituzioni. Il volume degli interventi italiani è stato tale da permettere di ripristinare la capacità di credito precedente lo tsunami. Anche se l’effetto netto dell’intervento Etimos-Protezione Civile Italiana è difficile da isolare, soprattutto in presenza di flussi di donazioni ricevuti da altri soggetti, le istituzioni hanno espresso soddisfazione per l’intervento, basato su una conoscenza precisa circa il funzionamento dei meccanismi del microcredito e allineato rispetto alle condizioni di mercato che garantiscono la sostenibilità economica nel lungo periodo dell’attività.
Microfinanza per tornare a vivere - Etimos e Protezione Civile dopo lo tsunami / F., Lo Re; Poletti, Lucia. - (2008).
Microfinanza per tornare a vivere - Etimos e Protezione Civile dopo lo tsunami
POLETTI, Lucia
2008-01-01
Abstract
Abstract. Obiettivi: Il volume analizza l’intervento svolto dalla Protezione Civile Italiana sulle istituzioni di microfinanza in Sri Lanka, a seguito dello tsunami del 26 dicembre 2004. La curiosità di capire se l’intervento, veicolato dal Consorzio Etimos, sia adeguato alle necessità dei beneficiari, piuttosto che a quelle dei donatori, ha guidato la stesura del lavoro. Dopo quanto tempo dallo tsunami le istituzioni sono state effettivamente in grado di riattivare le attività di microcredito? A quali condizioni? E ancora, le istituzioni hanno subito danni gravi? Sono state in grado di valutarli accuratamente? Quali politiche hanno seguito con riferimento al portafoglio danneggiato? Hanno ricevuto risorse sufficienti per ripristinare l’operatività ordinaria? Lo tsunami ha prodotto solo danni, o ha anche aperto prospettive di miglioramento e di crescita? E, più in generale, le condizioni agevolate proposte dai donatori producono effetti positivi o negativi sul mercato? Gli interventi sono adeguati in termini di volumi, tempi e costi alle esigenze delle organizzazioni e dei beneficiari? Metodologia: Il lavoro analizza sotto forma di casi-studio le cinque istituzioni di microfinanza finanziate dalla Protezione Civile Italiana a Ottobre 2006. Parte delle informazioni è stata fornita da Etimos, che ha reso disponibili i dati ottenuti durante le fasi di istruttoria delle istituzioni e di monitoraggio degli interventi. Le istituzioni sono state poi oggetto di intervista diretta e le informazioni provenienti da Etimos sono state integrate con i risultati delle interviste, con i documenti ufficiali e con i report prodotti dalle istituzioni stesse. Sono infine state raccolte informazioni aggiuntive sul web, sia a partire dai siti delle singole istituzioni, sia dal sito www.microfinance.lk, che raccoglie dati sugli interventi post tsunami a favore della microfinanza, curato da GTZ (German Technical Cooperation) in collaborazione con il Ministero delle Finanze e della Pianificazione dello Sri Lanka. Per redigere il capitolo relativo all’impatto dello tsunami sulle istituzioni sono state condotte interviste alla Banca Centrale e al Ministero delle Finanze dello Sri Lanka. Risultati: Dal lavoro emerge che lo tsunami ha provocato effetti negativi consistenti sulle istituzioni di microfinanza in Sri Lanka. Le istituzioni hanno beneficiato dei flussi di fondi internazionali giunti sul territorio per le attività di primo soccorso e di ricostruzione. Lo tsunami ha rappresentato paradossalmente una inattesa occasione di crescita per molte delle istituzioni colpite. Soprattutto per le organizzazioni di dimensioni minori, i fondi ricevuti hanno costituito un contributo importante al rafforzamento della posizione sul territorio e al miglioramento dei processi gestionali, grazie al potenziamento dei sistemi informativi e la formazione del personale. Le organizzazioni colpite hanno inoltre potuto instaurare nuovi legami con potenziali finanziatori internazionali. Nella fase di raccolta dei dati sono emersi alcuni rilievi negativi da parte delle istituzioni con riferimento al quadro complessivo degli aiuti internazionali e agli effetti sul mercato della microfinanza (abbassamento eccessivo dei tassi di interesse e tempi troppo brevi per le erogazioni ai beneficiari). Nello specifico, l’intervento Etimos-Protezione Civile Italiana ha consentito di arginare l’effetto economico dei danni al portafoglio prestiti attraverso gli interventi di capitalizzazione. Le linee di credito hanno fornito nuova liquidità per soddisfare la domanda di finanziamenti derivante dal riavvio delle attività economiche. Le linee di capacity building hanno permesso di svolgere interventi di formazione rivolti al miglioramento delle capacità manageriali, sia dei microimprenditori, sia dello staff delle istituzioni. Il volume degli interventi italiani è stato tale da permettere di ripristinare la capacità di credito precedente lo tsunami. Anche se l’effetto netto dell’intervento Etimos-Protezione Civile Italiana è difficile da isolare, soprattutto in presenza di flussi di donazioni ricevuti da altri soggetti, le istituzioni hanno espresso soddisfazione per l’intervento, basato su una conoscenza precisa circa il funzionamento dei meccanismi del microcredito e allineato rispetto alle condizioni di mercato che garantiscono la sostenibilità economica nel lungo periodo dell’attività.File | Dimensione | Formato | |
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