Il progetto della chiesa di Santa Maria del Quartiere, attribuita dagli storici all’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, risale ai primi anni del 1600; opera dell’ingegnere parmigiano Giovan Battista Magnani è invece l’inserimento successivo di alcune modifiche alla strutturazione planimetrica. L’edificio progettato dall’architetto ferrarese presentava un andamento a pianta rigorosamente esagonale prossima a quella pubblicata dal Serlio nel suo Trattato di Architettura, pur con alcune differenze nella parte sommitale. I disegni della chiesa di Santa Maria del Quartiere di cui disponiamo non sono riferibili al progetto originario; risalgono, invece, al Settecento sia per il tipo di grafia utilizzata, sia per le rappresentazioni planimetriche “mature”; purtroppo non figurano tra i documenti iconografici reperiti, disegni di tipo tecnico relativi all’alzato di Santa Maria del Quartiere; non sono stati reperiti né sezioni, né prospetti in proiezione ortogonale, utili per poter risalire alle intenzioni progettuali originarie, così come alle proporzioni, al dimensionamento dei volumi ed all’analisi formale della struttura architettonica. L’occasione offerta dallo svolgimento di un rilievo finalizzato alla valutazione delle condizioni statiche e del degrado in particolare della volta della chiesa ha fornito la possibilità di eseguire un rilievo morfologico tridimensionale di Santa Maria del Quartiere; sugli elaborati risultanti da tale attività di rilievo, è stata condotta un approfondita analisi grafica dello stato attuale, finalizzata alla comprensione delle metodologie di dimensionamento e proporzionamento seguite in fase progettuale, ma soprattutto per comprendere i meccanismi di dissesto in atto, partendo dallo studio della geometria della fabbrica. Per comprendere l’organizzazione ed il comportamento statico di un’antica fabbrica in muratura è fondamentale identificarne forma geometrica e tipologia strutturale; non solo per risalire al progetto originario concepito dall’ideatore e da quello ricavarne, per confronto con lo stato di fatto, gli spostamenti dal giusto “sesto”, ma anche per capirne il dimensionamento statico. Le corrispondenze emerse tra il rilievo architettonico e la geometria originaria ipotizzata costituiscono un interessante punto di partenza per l’individuazione e la conferma dei meccanismi di collasso che nel tempo hanno determinato variazioni della geometria e delle dimensioni originarie, attraverso un continuo confronto con il rilievo dell’esistente.

Santa Maria del Quartiere a Parma: dalle rappresentazioni storiche all’analisi grafica / Vernizzi, Chiara. - (2008), pp. 55-76.

Santa Maria del Quartiere a Parma: dalle rappresentazioni storiche all’analisi grafica

VERNIZZI, Chiara
2008-01-01

Abstract

Il progetto della chiesa di Santa Maria del Quartiere, attribuita dagli storici all’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto l’Argenta, risale ai primi anni del 1600; opera dell’ingegnere parmigiano Giovan Battista Magnani è invece l’inserimento successivo di alcune modifiche alla strutturazione planimetrica. L’edificio progettato dall’architetto ferrarese presentava un andamento a pianta rigorosamente esagonale prossima a quella pubblicata dal Serlio nel suo Trattato di Architettura, pur con alcune differenze nella parte sommitale. I disegni della chiesa di Santa Maria del Quartiere di cui disponiamo non sono riferibili al progetto originario; risalgono, invece, al Settecento sia per il tipo di grafia utilizzata, sia per le rappresentazioni planimetriche “mature”; purtroppo non figurano tra i documenti iconografici reperiti, disegni di tipo tecnico relativi all’alzato di Santa Maria del Quartiere; non sono stati reperiti né sezioni, né prospetti in proiezione ortogonale, utili per poter risalire alle intenzioni progettuali originarie, così come alle proporzioni, al dimensionamento dei volumi ed all’analisi formale della struttura architettonica. L’occasione offerta dallo svolgimento di un rilievo finalizzato alla valutazione delle condizioni statiche e del degrado in particolare della volta della chiesa ha fornito la possibilità di eseguire un rilievo morfologico tridimensionale di Santa Maria del Quartiere; sugli elaborati risultanti da tale attività di rilievo, è stata condotta un approfondita analisi grafica dello stato attuale, finalizzata alla comprensione delle metodologie di dimensionamento e proporzionamento seguite in fase progettuale, ma soprattutto per comprendere i meccanismi di dissesto in atto, partendo dallo studio della geometria della fabbrica. Per comprendere l’organizzazione ed il comportamento statico di un’antica fabbrica in muratura è fondamentale identificarne forma geometrica e tipologia strutturale; non solo per risalire al progetto originario concepito dall’ideatore e da quello ricavarne, per confronto con lo stato di fatto, gli spostamenti dal giusto “sesto”, ma anche per capirne il dimensionamento statico. Le corrispondenze emerse tra il rilievo architettonico e la geometria originaria ipotizzata costituiscono un interessante punto di partenza per l’individuazione e la conferma dei meccanismi di collasso che nel tempo hanno determinato variazioni della geometria e delle dimensioni originarie, attraverso un continuo confronto con il rilievo dell’esistente.
2008
9788872601709
Santa Maria del Quartiere a Parma: dalle rappresentazioni storiche all’analisi grafica / Vernizzi, Chiara. - (2008), pp. 55-76.
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