Il saggio propone una riflessione sui pannelli di Mario Radice per la Casa del Fascio di Como, interventi andati distrutti ma testimoniati da immagini pubblicate su libri e articoli e, soprattutto, dalle foto dell'archivio Radice, in cui sono conservati anche documenti che hanno consentito di ripercorrere passo dopo passo il lavoro del pittore. Questi lavori sono stati letti in relazione alle intenzionalità dell'architetto Giuseppe Terragni in merito all'articolato programma decorativo e propagandistico dell'edificio, con particolare attenzione per i pannelli astratti da lui stesso progettati per la Sala Gigi Maino, identificata ora con la Sala del Fascio di Como.
Mario Radice e l’architettura / Casero, C. - (2005), pp. 43-49.
Mario Radice e l’architettura
casero c
2005-01-01
Abstract
Il saggio propone una riflessione sui pannelli di Mario Radice per la Casa del Fascio di Como, interventi andati distrutti ma testimoniati da immagini pubblicate su libri e articoli e, soprattutto, dalle foto dell'archivio Radice, in cui sono conservati anche documenti che hanno consentito di ripercorrere passo dopo passo il lavoro del pittore. Questi lavori sono stati letti in relazione alle intenzionalità dell'architetto Giuseppe Terragni in merito all'articolato programma decorativo e propagandistico dell'edificio, con particolare attenzione per i pannelli astratti da lui stesso progettati per la Sala Gigi Maino, identificata ora con la Sala del Fascio di Como.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.