Frutto del lavoro di parecchi anni, questo libro descrive l’atteggiamento della Chiesa lombarda (e in modo specifico dei suoi vescovi e dei suoi preti) durante l’intero periodo della II guerra mondiale. In realtà la ricostruzione operata dall’autore prende le mosse dagli anni Venti e Trenta, mettendo in evidenza aspetti meno noti del rapporto tra la Chiesa e il regime fascista e toccando il delicato tasto delle leggi razziali e dell’antisemitismo. Caratteristica costante del libro è di non fermarsi all’esame delle questioni politiche (pur se interi capitoli sono dedicati ai rapporti con la RSI e con la Resistenza), ma di mettere in relazione il comportamento di vescovi e preti con le esigenze di una società sempre più disperata. Molte pagine trattano così di moralità pubblica (nelle sue varie sfaccettature), di bombardamenti e sfollamenti, di persecuzioni e di vendette. Senza dimenticare il ruolo delle donne, finora sottostimato e dimenticato. Costruito su una massa di documenti editi e inediti, tratti da archivi statali, diocesani, parrocchiali e privati, il libro evidenzia il folto gruppo di preti lombardi che furono oggetto di persecuzione da parte fascista e tedesca: circa 170 di loro vennero arrestati, 13 furono i deportati, 8 gli uccisi. Il motivo principale di tutto ciò fu costituito dalla scelta ‘pacifista’ e poi antifascista di tanti preti e dall’impegno per salvare ricercati di ogni genere: lettrici e lettori sono pertanto condotti a verificare, zona per zona, il funzionamento delle reti collettive di soccorso o il peso delle iniziative dei singoli. Tra le caratteristiche di novità del libro si segnala anche lo sforzo dell’autore di considerare la Lombardia nella sua integralità, dedicando ampio spazio anche alle aree più periferiche e confrontando di continuo la realtà delle grandi città con quella delle vallate e delle montagne: dall’Oltrepò pavese alla Valtellina, dalla Bassa cremonese e mantovana al Bergamasco e al Bresciano, dalla metropoli milanese al Varesotto e al Lario, infatti, tutta la regione è protagonista in queste pagine.
Lombardia 1940-1945. Vescovi, preti e società alla prova della guerra / Vecchio, Giorgio. - (2005), pp. 1-657.
Lombardia 1940-1945. Vescovi, preti e società alla prova della guerra
VECCHIO, Giorgio
2005-01-01
Abstract
Frutto del lavoro di parecchi anni, questo libro descrive l’atteggiamento della Chiesa lombarda (e in modo specifico dei suoi vescovi e dei suoi preti) durante l’intero periodo della II guerra mondiale. In realtà la ricostruzione operata dall’autore prende le mosse dagli anni Venti e Trenta, mettendo in evidenza aspetti meno noti del rapporto tra la Chiesa e il regime fascista e toccando il delicato tasto delle leggi razziali e dell’antisemitismo. Caratteristica costante del libro è di non fermarsi all’esame delle questioni politiche (pur se interi capitoli sono dedicati ai rapporti con la RSI e con la Resistenza), ma di mettere in relazione il comportamento di vescovi e preti con le esigenze di una società sempre più disperata. Molte pagine trattano così di moralità pubblica (nelle sue varie sfaccettature), di bombardamenti e sfollamenti, di persecuzioni e di vendette. Senza dimenticare il ruolo delle donne, finora sottostimato e dimenticato. Costruito su una massa di documenti editi e inediti, tratti da archivi statali, diocesani, parrocchiali e privati, il libro evidenzia il folto gruppo di preti lombardi che furono oggetto di persecuzione da parte fascista e tedesca: circa 170 di loro vennero arrestati, 13 furono i deportati, 8 gli uccisi. Il motivo principale di tutto ciò fu costituito dalla scelta ‘pacifista’ e poi antifascista di tanti preti e dall’impegno per salvare ricercati di ogni genere: lettrici e lettori sono pertanto condotti a verificare, zona per zona, il funzionamento delle reti collettive di soccorso o il peso delle iniziative dei singoli. Tra le caratteristiche di novità del libro si segnala anche lo sforzo dell’autore di considerare la Lombardia nella sua integralità, dedicando ampio spazio anche alle aree più periferiche e confrontando di continuo la realtà delle grandi città con quella delle vallate e delle montagne: dall’Oltrepò pavese alla Valtellina, dalla Bassa cremonese e mantovana al Bergamasco e al Bresciano, dalla metropoli milanese al Varesotto e al Lario, infatti, tutta la regione è protagonista in queste pagine.File | Dimensione | Formato | |
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Vecchio Giorgio-Lombardia 1940-1945-Abstract.doc
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