La meta di un diritto penale europeo si rivela un progetto ambizioso non solo sotto il profilo della ricerca, nella specificità propria dei singoli sistemi penali nazionali, di principi comuni, culturali e giuridico-penali, ma anche sotto l’aspetto istituzionale, ovvero della predisposizione delle procedure e degli strumenti normativi da porre in campo. Si tratta però di un percorso indispensabile al fine di completare l’assetto costituzionale democratico-garantista dal quale può prendere le mosse il cammino verso un sistema penale sovranazionale. In questa prospettiva, il saggio mira da un lato, ad individuare un denominatore comune, composto dei valori inviolabili propri della persona umana, destinato a divenire il sostrato costituzionale dell’idea di un diritto penale europeo. Dall’altro, si propone di verificare se nell’assetto istituzionale delineato dal Trattato costituzionale dell’Unione, firmato a Roma nel 2004, siano rintracciabili i riferimenti normativi sui quali provare ad implementare la costruzione di un modello interamente europeo di giustizia penale. Sotto quest’ultimo profilo, si segnala che la “costituzione europea” contiene un nucleo di norme capace di creare uno zoccolo comune con riguardo a discipline di prevenzione e repressione di particolari forme di criminalità. Ciò al fine di soddisfare la sempre più pressante istanza dei cittadini di poter contare su una risposta sanzionatoria sufficientemente e uniformemente severa in tutto il territorio dell’Unione, soprattutto con riguardo a gravi infrazioni che colpiscono direttamente l’interesse comune dei popoli europei. Un simile tessuto normativo non è da trascurare, in quanto la chiave di lettura delle competenze comunitarie alla luce della (riconosciuta) esigenza di protezione della libertà e della sicurezza dei cittadini ha rappresentato un elemento determinante (in particolare negli ultimi tempi) nelle dinamiche dei rapporti tra diritto penale e diritto comunitario, e sembra integrare una fondamentale spinta evolutiva verso una unitaria tutela penale.
Premesse costituzionali per uno studio sul diritto penale europeo / Torretta, Paola. - Tomo II:(2005), pp. 1341-1410.
Premesse costituzionali per uno studio sul diritto penale europeo
TORRETTA, Paola
2005-01-01
Abstract
La meta di un diritto penale europeo si rivela un progetto ambizioso non solo sotto il profilo della ricerca, nella specificità propria dei singoli sistemi penali nazionali, di principi comuni, culturali e giuridico-penali, ma anche sotto l’aspetto istituzionale, ovvero della predisposizione delle procedure e degli strumenti normativi da porre in campo. Si tratta però di un percorso indispensabile al fine di completare l’assetto costituzionale democratico-garantista dal quale può prendere le mosse il cammino verso un sistema penale sovranazionale. In questa prospettiva, il saggio mira da un lato, ad individuare un denominatore comune, composto dei valori inviolabili propri della persona umana, destinato a divenire il sostrato costituzionale dell’idea di un diritto penale europeo. Dall’altro, si propone di verificare se nell’assetto istituzionale delineato dal Trattato costituzionale dell’Unione, firmato a Roma nel 2004, siano rintracciabili i riferimenti normativi sui quali provare ad implementare la costruzione di un modello interamente europeo di giustizia penale. Sotto quest’ultimo profilo, si segnala che la “costituzione europea” contiene un nucleo di norme capace di creare uno zoccolo comune con riguardo a discipline di prevenzione e repressione di particolari forme di criminalità. Ciò al fine di soddisfare la sempre più pressante istanza dei cittadini di poter contare su una risposta sanzionatoria sufficientemente e uniformemente severa in tutto il territorio dell’Unione, soprattutto con riguardo a gravi infrazioni che colpiscono direttamente l’interesse comune dei popoli europei. Un simile tessuto normativo non è da trascurare, in quanto la chiave di lettura delle competenze comunitarie alla luce della (riconosciuta) esigenza di protezione della libertà e della sicurezza dei cittadini ha rappresentato un elemento determinante (in particolare negli ultimi tempi) nelle dinamiche dei rapporti tra diritto penale e diritto comunitario, e sembra integrare una fondamentale spinta evolutiva verso una unitaria tutela penale.File | Dimensione | Formato | |
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