Nel contesto di una produzione innodica che, stando al solo testimone del testo (Hipp. Haer. 5, 10, 2), doveva essere ben più nutrita rispetto a quanto pervenuto — Ippolito ricorda infatti gli ὕμνοι πολλοὶ καὶ ποικίλοι in uso presso la setta (Haer. 5, 6, 5) — il Salmo naasseno è duplice ‘descensio ad inferos’ per chi legge: a fianco dell’anima, precipitata nel labirinto mondano, e a fianco del Redentore, il cui viaggio d’andata nella materia si giustifica secondo una prospettiva soteriologica tipicamente gnostica. Il presente lavoro propone una lettura del Salmo articolata in un commento, cui segue il tentativo di disamina delle linee-guida della gnosi naassena, così come esse possono essere desunte dal componimento in esame. La dissertazione si è grandemente giovata dei contributi di Manlio Simonetti e di Maria Grazia Lancellotti, alla quale si è anche debitori per la pregevole analisi della più studiata Predica dei Naasseni. Si è fatto sovente riferimento all’esegesi del testo proposta da Miroslav Marcovich, a nostro avviso non sempre soddisfacente, e agli studi di Wolbergs e Kehl, cui soprattutto si rimanda — congiuntamente alle precisazioni di Swoboda e Herzhoff — per le osservazioni di carattere metrico e colometrico.
Il Salmo Naasseno (Hipp., haer. 5, 10, 2). Edizione, traduzione e commento / Rota, Gualtiero. - (2007).
Il Salmo Naasseno (Hipp., haer. 5, 10, 2). Edizione, traduzione e commento.
ROTA, Gualtiero
2007-01-01
Abstract
Nel contesto di una produzione innodica che, stando al solo testimone del testo (Hipp. Haer. 5, 10, 2), doveva essere ben più nutrita rispetto a quanto pervenuto — Ippolito ricorda infatti gli ὕμνοι πολλοὶ καὶ ποικίλοι in uso presso la setta (Haer. 5, 6, 5) — il Salmo naasseno è duplice ‘descensio ad inferos’ per chi legge: a fianco dell’anima, precipitata nel labirinto mondano, e a fianco del Redentore, il cui viaggio d’andata nella materia si giustifica secondo una prospettiva soteriologica tipicamente gnostica. Il presente lavoro propone una lettura del Salmo articolata in un commento, cui segue il tentativo di disamina delle linee-guida della gnosi naassena, così come esse possono essere desunte dal componimento in esame. La dissertazione si è grandemente giovata dei contributi di Manlio Simonetti e di Maria Grazia Lancellotti, alla quale si è anche debitori per la pregevole analisi della più studiata Predica dei Naasseni. Si è fatto sovente riferimento all’esegesi del testo proposta da Miroslav Marcovich, a nostro avviso non sempre soddisfacente, e agli studi di Wolbergs e Kehl, cui soprattutto si rimanda — congiuntamente alle precisazioni di Swoboda e Herzhoff — per le osservazioni di carattere metrico e colometrico.File | Dimensione | Formato | |
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