Il presente studio intende indagare sull'attuale stato del fenomeno "formazione": sulle sue varianti, sulla sua fisiologia, sui fenomeni degenerativi, sulle prospettive lessicali e semantiche. Il tema è certamente attuale, le riflessioni su di esso risentono o di grandi rimozioni o di inestricabili cerebralismi. Il nodo centrale è dunque quello della formazione. le coordinate su cui si muove la ricerca esplorano le forme e i profili della ragione e le metamorfosi dell'individuo. Sono decenni che i pedagogisti, insieme a filosofi sociologi psicologi, si soffermano sulla fisionomia del soggetto attuale, sulle sue maschere e i suoi volti. la riflessione pedagogica, tuttavia, sembra aver frettolosamente metabolizzato o rimosso il problema. E' passata, senza troppi indugi, nella terra non inquieta del "fare", dell'adattare, del progettare, pronta ad abbracciare ed imbracciare la strumentazione aproblematica del progettare-verificare come luogo privilegiato della formazione. Il resto, e non è poco ciò che resta, è da essa sopportato come la cattiva poesia dell'inizio del novecento neo-positivistico.
FORMAZIONE TRA FRAMMENTAZIONE E SINTESI / Casalini, Cristiano. - 1:(2006), pp. 1-185.
FORMAZIONE TRA FRAMMENTAZIONE E SINTESI
CASALINI, Cristiano
2006-01-01
Abstract
Il presente studio intende indagare sull'attuale stato del fenomeno "formazione": sulle sue varianti, sulla sua fisiologia, sui fenomeni degenerativi, sulle prospettive lessicali e semantiche. Il tema è certamente attuale, le riflessioni su di esso risentono o di grandi rimozioni o di inestricabili cerebralismi. Il nodo centrale è dunque quello della formazione. le coordinate su cui si muove la ricerca esplorano le forme e i profili della ragione e le metamorfosi dell'individuo. Sono decenni che i pedagogisti, insieme a filosofi sociologi psicologi, si soffermano sulla fisionomia del soggetto attuale, sulle sue maschere e i suoi volti. la riflessione pedagogica, tuttavia, sembra aver frettolosamente metabolizzato o rimosso il problema. E' passata, senza troppi indugi, nella terra non inquieta del "fare", dell'adattare, del progettare, pronta ad abbracciare ed imbracciare la strumentazione aproblematica del progettare-verificare come luogo privilegiato della formazione. Il resto, e non è poco ciò che resta, è da essa sopportato come la cattiva poesia dell'inizio del novecento neo-positivistico.File | Dimensione | Formato | |
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