Come si può infrangere quell’approccio ingenuo che troppo spesso, anche nella ricerca, caratterizza il modo in cui ci si accosta al testo, orale o scritto? Questo è l’interrogativo sotteso all’intero volume che, con un taglio pluridisciplinare, fa dialogare la psicoanalisi con la semiotica, la linguistica e la filologia, per penetrare con maggiore consapevolezza negli aspetti latenti della comunicazione e negli strati profondi della significazione. La narrazione viene indagata, soprattutto nelle sue componenti autobiografiche, per smascherare le finzioni, le proiezioni, i rispecchiamenti, i processi di mimetismo e di seduzione attivati in maniera prevalentemente inconscia dall’autore, nonché le strategie simmetriche di controllo e di negoziazione dell’emittente e del destinatario. Ogni comunicazione testuale viene considerata come un dialogo complesso dell’autore con l’Altro da Sé e con l’Altro in Sé, in cui viene costruita e trasmessa dall’interlocutore/lettore, studioso o clinico che sia, un’immagine di sé stratificata.. Così i testi autobiografici, le interviste e i questionari non sono più considerati come sintesi oggettive e del tutto attendibili da cui ricavare meri dati, ma come progetti dialogici aperti, nati all’interno di una relazione particolare e unica, percorsi da un inconscio testuale che si può scorgere in filigrana. Il volume, costituito da una prima parte teorica ed esemplificativa – che si concentra sui fenomeni lessicali, sintattici e retorici – e da una seconda in cui vengono analizzate alcune forme testuali specifiche – come le narrazioni dei bambini, le scritture degli psicotici e il testo poetico – si rivolge non solo a studenti in formazione in Psicologia, ma offre anche interessanti spunti di approfondimento per quanti già operano nella pratica clinica.
Tra testo e inconscio. Strategie della parola nella costruzione dell'identità / Barbieri, Gian Luca. - 1:(2007), pp. 1-256.
Tra testo e inconscio. Strategie della parola nella costruzione dell'identità.
BARBIERI, Gian Luca
2007-01-01
Abstract
Come si può infrangere quell’approccio ingenuo che troppo spesso, anche nella ricerca, caratterizza il modo in cui ci si accosta al testo, orale o scritto? Questo è l’interrogativo sotteso all’intero volume che, con un taglio pluridisciplinare, fa dialogare la psicoanalisi con la semiotica, la linguistica e la filologia, per penetrare con maggiore consapevolezza negli aspetti latenti della comunicazione e negli strati profondi della significazione. La narrazione viene indagata, soprattutto nelle sue componenti autobiografiche, per smascherare le finzioni, le proiezioni, i rispecchiamenti, i processi di mimetismo e di seduzione attivati in maniera prevalentemente inconscia dall’autore, nonché le strategie simmetriche di controllo e di negoziazione dell’emittente e del destinatario. Ogni comunicazione testuale viene considerata come un dialogo complesso dell’autore con l’Altro da Sé e con l’Altro in Sé, in cui viene costruita e trasmessa dall’interlocutore/lettore, studioso o clinico che sia, un’immagine di sé stratificata.. Così i testi autobiografici, le interviste e i questionari non sono più considerati come sintesi oggettive e del tutto attendibili da cui ricavare meri dati, ma come progetti dialogici aperti, nati all’interno di una relazione particolare e unica, percorsi da un inconscio testuale che si può scorgere in filigrana. Il volume, costituito da una prima parte teorica ed esemplificativa – che si concentra sui fenomeni lessicali, sintattici e retorici – e da una seconda in cui vengono analizzate alcune forme testuali specifiche – come le narrazioni dei bambini, le scritture degli psicotici e il testo poetico – si rivolge non solo a studenti in formazione in Psicologia, ma offre anche interessanti spunti di approfondimento per quanti già operano nella pratica clinica.File | Dimensione | Formato | |
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