Tra il 1993 e il 2001 òe politiche economiche e del lavoro italiane sono state svolte nell'ambito di una strategia improntata alla concertazione tra governo e parti sociali degli obiettivi da perseguire e degli strumenti da utilizzare. La strategia della concertazione ha svolto un ruolo decisico nel miglioramento della situazione macroeconomica italiana. Assolutamente deludente è stato invece, l'effetto che la concertazione ha ottenuto riguardo all'obiettivo di trasformare il sistema delle relazioni industriali italinae da conflittuale a partecipativo attraverso l'espansione della partecipazione dei lavoratori ai risultati economici delle imprese. Eppure sussistono consistenti motivi per ritenere che il rafforzamento della partecipazione finanziaria avrebbe effetti positivi sia in termini di ampliamento della democrazia economica sia riguardo al rafforzamento dell'apparato produttivo italiano. In questo contributo si procede ad un esame di tali motivi. La struttura dell'esposizione è la seguente: vengono dapprima esaminati, facendo riferimento al paradigma analitico dell'economia dell'informazione, i motivi che spingono a ritenere che in condizioni di mercato caratterizzate da limitata diffusione dell'informazione e da concorrenza imperfetta, la partecipazione finanziaria migliorerebbe il funzionamento del mercato del lavoro. Successivamente sono presentati risultati emprici a sostegno dell'ipotesi che la parteciapzione finanziaria migliorerebbe la produttività del lavoro e vengono esaminati i fattori che hanno favorito la nascita e l'evoluzione della parteciapzione finanziaria sul finire degli anni ottanta e il loro affievolirsi bnegli anni novanta. Viene raggiunta la conclusione che l'espansione della parteciapzione finanziaria potrebbe avere effetti positivi ma a condizione che si accompagni ad un miglioramento del clima di fiducia tra gli attori sociali e a una maggiore condivisione non soltanto del rischio ma anche degli obiettivi perseguiti dall'impresa. a ciò dovrebbe aggiungersi un ampliamento della democrazia economica derivante dal decentramento della concertazione ai livelli ai quali sono attuate le politiche del lavoro, della formazione e della valorizzazione del capitale.

Partecipazione, contrattazione sindacale e democrazia economica / Biagioli, Mario. - (2004), pp. 143-173.

Partecipazione, contrattazione sindacale e democrazia economica

BIAGIOLI, Mario
2004-01-01

Abstract

Tra il 1993 e il 2001 òe politiche economiche e del lavoro italiane sono state svolte nell'ambito di una strategia improntata alla concertazione tra governo e parti sociali degli obiettivi da perseguire e degli strumenti da utilizzare. La strategia della concertazione ha svolto un ruolo decisico nel miglioramento della situazione macroeconomica italiana. Assolutamente deludente è stato invece, l'effetto che la concertazione ha ottenuto riguardo all'obiettivo di trasformare il sistema delle relazioni industriali italinae da conflittuale a partecipativo attraverso l'espansione della partecipazione dei lavoratori ai risultati economici delle imprese. Eppure sussistono consistenti motivi per ritenere che il rafforzamento della partecipazione finanziaria avrebbe effetti positivi sia in termini di ampliamento della democrazia economica sia riguardo al rafforzamento dell'apparato produttivo italiano. In questo contributo si procede ad un esame di tali motivi. La struttura dell'esposizione è la seguente: vengono dapprima esaminati, facendo riferimento al paradigma analitico dell'economia dell'informazione, i motivi che spingono a ritenere che in condizioni di mercato caratterizzate da limitata diffusione dell'informazione e da concorrenza imperfetta, la partecipazione finanziaria migliorerebbe il funzionamento del mercato del lavoro. Successivamente sono presentati risultati emprici a sostegno dell'ipotesi che la parteciapzione finanziaria migliorerebbe la produttività del lavoro e vengono esaminati i fattori che hanno favorito la nascita e l'evoluzione della parteciapzione finanziaria sul finire degli anni ottanta e il loro affievolirsi bnegli anni novanta. Viene raggiunta la conclusione che l'espansione della parteciapzione finanziaria potrebbe avere effetti positivi ma a condizione che si accompagni ad un miglioramento del clima di fiducia tra gli attori sociali e a una maggiore condivisione non soltanto del rischio ma anche degli obiettivi perseguiti dall'impresa. a ciò dovrebbe aggiungersi un ampliamento della democrazia economica derivante dal decentramento della concertazione ai livelli ai quali sono attuate le politiche del lavoro, della formazione e della valorizzazione del capitale.
2004
9788834845189
Partecipazione, contrattazione sindacale e democrazia economica / Biagioli, Mario. - (2004), pp. 143-173.
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