Dal punto di vista dell’operatività e non solo della documentazione, il ruolo fondamentale del rilievo è stato recentemente ribadito nell’Ordinanza n. 3431 del 3 maggio 2005 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad integrazione dell’Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003 relativa ai “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”. Nel testo integrato dell’Allegato 2 a questa Ordinanza, in relazione agli edifici esistenti e tra i dati necessari per la valutazione della sicurezza degli edifici, tra le fonti da considerare per l’acquisizione dei dati necessari è compreso anche il rilievo strutturale geometrico e dei dettagli esecutivi. In particolare, tra i dati richiesti sono compresi “…disegni originali di progetto opportunamente verificati con indagini in situ, oppure con un rilievo ex-novo”. Non esiste un solo tipo di rilievo, ma esistono tante diverse specializzazioni dello stesso a seconda della finalità per cui viene eseguito. Il problema dell’integrazione e dell’interrelazione delle differenti tecniche è risolvibile assumendo come parametro di riferimento il problema della documentazione e della rappresentazione dell’architettura, che è al tempo stesso analisi grafica, forma di comprensione storico-critica, attenta osservazione dei materiali e delle tecniche costruttive. Questa scelta condiziona la definizione dei criteri d’impiego delle varie tecniche. Ad esempio, nella Ordinanza sull’adeguamento antisismico della quale si sono richiamate alcune parti, si fa riferimento ad un rilievo di tipo strutturale, che consente, appunto, l’individuazione di quelle che sono le strutture portanti di un edificio, dei loro rapporti reciproci, della loro situazione deformativa allo stato attuale in relazione a quello che doveva essere lo stato originario. A questo riguardo è molto importante evidenziare come i rilievi strutturali abbiano un duplice obiettivo: innanzi tutto illustrare e documentare il modello strutturale nella sua configurazione complessiva, ma anche, in base ad un necessario approfondimento delle indagini, documentare le caratteristiche geometriche e dei materiali necessarie allo strutturista per le proprie valutazioni e verifiche. Il Duomo di Parma ha costituito un laboratorio di ricerca perenne, su quale è possibile sperimentare l’utilizzo di tecniche di rilievo ed analisi diverse, necessarie al costante monitoraggio delle dinamiche deformative. In questo contesto si inseriscono diverse esperienze di tipo tecnico, come il rilievo strumentale fotogrammetrico eseguito dalla FO.AR.T; di tipo scientifico, come il rilievo di una porzione della navata centrale con strumentazione avanzata di tipo active 3D sensing; di tipo tecnologico sperimentale, come il monitoraggio costante dei “movimenti” della struttura attraverso strumentazione specifica come rilevatori microsismici, livellometri, barrette estensimetriche, inclinometri, sonde di temperatura, installati in 97 punti diversi della Cattedrale e che consentono la continua registrazione dei dati; di tipo didattico, condotte all’interno dei laboratori di sintesi finale attivi nel secondo anno del corso di Laurea specialistica della Facoltà di Architettura dell’Università di Parma.

Le ragioni di un rilievo / Giandebiaggi, Paolo. - (2006), pp. 209-219.

Le ragioni di un rilievo

GIANDEBIAGGI, Paolo
2006-01-01

Abstract

Dal punto di vista dell’operatività e non solo della documentazione, il ruolo fondamentale del rilievo è stato recentemente ribadito nell’Ordinanza n. 3431 del 3 maggio 2005 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad integrazione dell’Ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003 relativa ai “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”. Nel testo integrato dell’Allegato 2 a questa Ordinanza, in relazione agli edifici esistenti e tra i dati necessari per la valutazione della sicurezza degli edifici, tra le fonti da considerare per l’acquisizione dei dati necessari è compreso anche il rilievo strutturale geometrico e dei dettagli esecutivi. In particolare, tra i dati richiesti sono compresi “…disegni originali di progetto opportunamente verificati con indagini in situ, oppure con un rilievo ex-novo”. Non esiste un solo tipo di rilievo, ma esistono tante diverse specializzazioni dello stesso a seconda della finalità per cui viene eseguito. Il problema dell’integrazione e dell’interrelazione delle differenti tecniche è risolvibile assumendo come parametro di riferimento il problema della documentazione e della rappresentazione dell’architettura, che è al tempo stesso analisi grafica, forma di comprensione storico-critica, attenta osservazione dei materiali e delle tecniche costruttive. Questa scelta condiziona la definizione dei criteri d’impiego delle varie tecniche. Ad esempio, nella Ordinanza sull’adeguamento antisismico della quale si sono richiamate alcune parti, si fa riferimento ad un rilievo di tipo strutturale, che consente, appunto, l’individuazione di quelle che sono le strutture portanti di un edificio, dei loro rapporti reciproci, della loro situazione deformativa allo stato attuale in relazione a quello che doveva essere lo stato originario. A questo riguardo è molto importante evidenziare come i rilievi strutturali abbiano un duplice obiettivo: innanzi tutto illustrare e documentare il modello strutturale nella sua configurazione complessiva, ma anche, in base ad un necessario approfondimento delle indagini, documentare le caratteristiche geometriche e dei materiali necessarie allo strutturista per le proprie valutazioni e verifiche. Il Duomo di Parma ha costituito un laboratorio di ricerca perenne, su quale è possibile sperimentare l’utilizzo di tecniche di rilievo ed analisi diverse, necessarie al costante monitoraggio delle dinamiche deformative. In questo contesto si inseriscono diverse esperienze di tipo tecnico, come il rilievo strumentale fotogrammetrico eseguito dalla FO.AR.T; di tipo scientifico, come il rilievo di una porzione della navata centrale con strumentazione avanzata di tipo active 3D sensing; di tipo tecnologico sperimentale, come il monitoraggio costante dei “movimenti” della struttura attraverso strumentazione specifica come rilevatori microsismici, livellometri, barrette estensimetriche, inclinometri, sonde di temperatura, installati in 97 punti diversi della Cattedrale e che consentono la continua registrazione dei dati; di tipo didattico, condotte all’interno dei laboratori di sintesi finale attivi nel secondo anno del corso di Laurea specialistica della Facoltà di Architettura dell’Università di Parma.
2006
9788878980136
Le ragioni di un rilievo / Giandebiaggi, Paolo. - (2006), pp. 209-219.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/1503309
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