La monografia affronta il tema del rapporto di lavoro del socio di cooperativa, alla luce della legge 3 aprile 2001, n. 142, che ne regolamenta fattispecie e disciplina. Dopo un primo capitolo introduttivo, in cui si dà conto delle posizioni interpretative di dottrina e giurisprudenza sulla configurazione della prestazione di lavoro del socio, antecedentemente alla legge n. 142, lo scritto passa ad analizzare i contenuti della riforma, nel tentativo di descriverne non solo gli aspetti più innovativi, ma anche i possibili punti di crisi applicativa. Nel secondo capitolo, infatti, il ragionamento prende le mosse dall’esplicito riconoscimento della duplicità dei rapporti con cui il socio si lega alla cooperativa, l’uno, associativo, l’altro, ulteriore, di lavoro; in questa costruzione, l’A. mette in evidenza il collegamento negoziale creato dalla legge, il quale, per la natura che gli viene attribuita, riverbera effetti diretti sui due diversi rapporti che, singolarmente, lo compongono. Da qui, l’attenzione si sposta poi su quelli che vengono individuati dall’A. come gli snodi fondamentali della nuova normativa. La funzione svolta dal regolamento nella disciplina del rapporto di lavoro del socio è l’oggetto del terzo capitolo, che ne ricostruisce, partendo dal ruolo che la legge gli riserva, struttura e contenuti; in particolare, vengono esaminate le diverse forme contrattuali, anche flessibili, che tale documento può indicare come idonee a configurare la prestazione di lavoro del socio, e, per ciascuna, si rilevano quelli che sono i profili di compatibilità, o meno, con la struttura societaria. Nel quarto capitolo si evidenzia come, nel comporre l’abbinamento rapporto associativo/rapporto di lavoro, la legge n. 142 del 2001 abbia dato all’organizzazione del lavoro nelle cooperative una configurazione complessa che ruota, secondo la ricostruzione proposta, sul concetto di mutualità, divenuto elemento chiave di lettura dei due distinti negozi non solo rispetto al loro collegamento, ma anche al loro aspetto funzionale. Il quinto capitolo, infine, apre una riflessione su come alcune delle disposizioni proprie del diritto del lavoro, richiamate dalla legge n. 142 del 2001, nell’espandersi all’area cooperativa, modifichino la loro portata originaria, per andare a comporre quel trattamento “speciale” che, sia dal punto di vista sostanziale, sia da quello processuale, interessa il lavoro del socio.
Il lavoro nelle cooperative oltre il rapporto mutualistico / Palladini, Susanna. - 1:(2006), pp. 1-235.
Il lavoro nelle cooperative oltre il rapporto mutualistico
PALLADINI, Susanna
2006-01-01
Abstract
La monografia affronta il tema del rapporto di lavoro del socio di cooperativa, alla luce della legge 3 aprile 2001, n. 142, che ne regolamenta fattispecie e disciplina. Dopo un primo capitolo introduttivo, in cui si dà conto delle posizioni interpretative di dottrina e giurisprudenza sulla configurazione della prestazione di lavoro del socio, antecedentemente alla legge n. 142, lo scritto passa ad analizzare i contenuti della riforma, nel tentativo di descriverne non solo gli aspetti più innovativi, ma anche i possibili punti di crisi applicativa. Nel secondo capitolo, infatti, il ragionamento prende le mosse dall’esplicito riconoscimento della duplicità dei rapporti con cui il socio si lega alla cooperativa, l’uno, associativo, l’altro, ulteriore, di lavoro; in questa costruzione, l’A. mette in evidenza il collegamento negoziale creato dalla legge, il quale, per la natura che gli viene attribuita, riverbera effetti diretti sui due diversi rapporti che, singolarmente, lo compongono. Da qui, l’attenzione si sposta poi su quelli che vengono individuati dall’A. come gli snodi fondamentali della nuova normativa. La funzione svolta dal regolamento nella disciplina del rapporto di lavoro del socio è l’oggetto del terzo capitolo, che ne ricostruisce, partendo dal ruolo che la legge gli riserva, struttura e contenuti; in particolare, vengono esaminate le diverse forme contrattuali, anche flessibili, che tale documento può indicare come idonee a configurare la prestazione di lavoro del socio, e, per ciascuna, si rilevano quelli che sono i profili di compatibilità, o meno, con la struttura societaria. Nel quarto capitolo si evidenzia come, nel comporre l’abbinamento rapporto associativo/rapporto di lavoro, la legge n. 142 del 2001 abbia dato all’organizzazione del lavoro nelle cooperative una configurazione complessa che ruota, secondo la ricostruzione proposta, sul concetto di mutualità, divenuto elemento chiave di lettura dei due distinti negozi non solo rispetto al loro collegamento, ma anche al loro aspetto funzionale. Il quinto capitolo, infine, apre una riflessione su come alcune delle disposizioni proprie del diritto del lavoro, richiamate dalla legge n. 142 del 2001, nell’espandersi all’area cooperativa, modifichino la loro portata originaria, per andare a comporre quel trattamento “speciale” che, sia dal punto di vista sostanziale, sia da quello processuale, interessa il lavoro del socio.File | Dimensione | Formato | |
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