Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l'universo femminile, a cura di G. Vecchio, Morcelliana, Brescia 2006 (Scritti di: Giuseppe Battelli, Bruna Bocchini Camaiani, Lucia Ceci, Roberta Fossati, don Giuseppe Giussani, Mariangela Maraviglia, Marta Margotti, Giorgio Vecchio). All’interno: G. Vecchio, Don Primo Mazzolari e le ‘Suore Grigie’ di Cosel in Alta Slesia, pp. 243-275. Tra le carte lasciate da don Primo Mazzolari stanno centinaia e centinaia di lettere scrittegli da donne delle più diverse condizioni: sposate e nubili, laiche e religiose, colte e incolte, aristo-cratiche, borghesi o ‘popolane’. In vari casi si tratta di una fitta corrispondenza, durata per de-cenni, che aiuta non solo a percepire le capacità di ascolto e di comprensione del parroco di Bozzolo, ma anche ad accostarsi alla spiritualità, alle ansie e alle speranze di tante donne del Novecento. Così la possibilità di approfondire la conoscenza della biografia di don Mazzolari si abbina a quella di esaminare più da vicino un universo femminile quanto mai variegato e avvincente. Partendo da una prima analisi di quelle lettere, questo libro - che contiene le relazioni presen-tate al convegno indetto dalla Fondazione Don Primo Mazzolari nell’aprile del 2004 - offre l’opportunità di conoscere donne di grande rilievo, ancorché sconosciute al grande pubblico, tra le quali le milanesi Sofia Rebuschini Vaggi e Maria Tschuor De Giorgi, la perugina Vitto-ria Fabrizi de’ Biani, la maestra cremonese Prima Zaniboni, la torinese Maria Barbano, la mantovana e bozzolese Maria Traldi Nardi. Per non parlare, poi, delle donne che fecero parte della famiglia di don Primo (la madre, le sorelle, la zia), nonché di ‘Sorella Maria’ (Valeria Pignetti), ispiratrice del minuscolo eremo francescano di Campello sul Clitunno. Il libro inquadra tutte queste figure in un contesto più ampio, offrendo ricche riflessioni sul concetto di donna che la Chiesa si fece e diffuse nel corso della prima metà del Novecento: diversi contributi analizzano in profondità gli orientamenti prevalenti entro l’istituzione eccle-siastica e le principali riviste cattoliche, tanto ‘ufficiali’ quanto di ‘frontiera’. Né manca, natu-ralmente, l’esame del modello femminile fatto proprio da don Primo e manifestato attraverso i suoi vari scritti. Il saggio scritto da Giorgio Vecchio si riferisce alla presenza di Mazzolari in Alta Slesia, co-me cappellano delle truppe di occupazione italiane (1920). Vengono analizzati i giudizi del prete cremonese sulla situazione locale, sui nazionalismi tedesco e polacco e – nell’ottica del libro – si studia, su materiale inedito, il rapporto creatosi tra Mazzolari e le suore che lo ospi-tarono in quel periodo.

Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l'universo femminile / Vecchio, Giorgio. - (2006), pp. 1-292.

Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l'universo femminile

VECCHIO, Giorgio
2006-01-01

Abstract

Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l'universo femminile, a cura di G. Vecchio, Morcelliana, Brescia 2006 (Scritti di: Giuseppe Battelli, Bruna Bocchini Camaiani, Lucia Ceci, Roberta Fossati, don Giuseppe Giussani, Mariangela Maraviglia, Marta Margotti, Giorgio Vecchio). All’interno: G. Vecchio, Don Primo Mazzolari e le ‘Suore Grigie’ di Cosel in Alta Slesia, pp. 243-275. Tra le carte lasciate da don Primo Mazzolari stanno centinaia e centinaia di lettere scrittegli da donne delle più diverse condizioni: sposate e nubili, laiche e religiose, colte e incolte, aristo-cratiche, borghesi o ‘popolane’. In vari casi si tratta di una fitta corrispondenza, durata per de-cenni, che aiuta non solo a percepire le capacità di ascolto e di comprensione del parroco di Bozzolo, ma anche ad accostarsi alla spiritualità, alle ansie e alle speranze di tante donne del Novecento. Così la possibilità di approfondire la conoscenza della biografia di don Mazzolari si abbina a quella di esaminare più da vicino un universo femminile quanto mai variegato e avvincente. Partendo da una prima analisi di quelle lettere, questo libro - che contiene le relazioni presen-tate al convegno indetto dalla Fondazione Don Primo Mazzolari nell’aprile del 2004 - offre l’opportunità di conoscere donne di grande rilievo, ancorché sconosciute al grande pubblico, tra le quali le milanesi Sofia Rebuschini Vaggi e Maria Tschuor De Giorgi, la perugina Vitto-ria Fabrizi de’ Biani, la maestra cremonese Prima Zaniboni, la torinese Maria Barbano, la mantovana e bozzolese Maria Traldi Nardi. Per non parlare, poi, delle donne che fecero parte della famiglia di don Primo (la madre, le sorelle, la zia), nonché di ‘Sorella Maria’ (Valeria Pignetti), ispiratrice del minuscolo eremo francescano di Campello sul Clitunno. Il libro inquadra tutte queste figure in un contesto più ampio, offrendo ricche riflessioni sul concetto di donna che la Chiesa si fece e diffuse nel corso della prima metà del Novecento: diversi contributi analizzano in profondità gli orientamenti prevalenti entro l’istituzione eccle-siastica e le principali riviste cattoliche, tanto ‘ufficiali’ quanto di ‘frontiera’. Né manca, natu-ralmente, l’esame del modello femminile fatto proprio da don Primo e manifestato attraverso i suoi vari scritti. Il saggio scritto da Giorgio Vecchio si riferisce alla presenza di Mazzolari in Alta Slesia, co-me cappellano delle truppe di occupazione italiane (1920). Vengono analizzati i giudizi del prete cremonese sulla situazione locale, sui nazionalismi tedesco e polacco e – nell’ottica del libro – si studia, su materiale inedito, il rapporto creatosi tra Mazzolari e le suore che lo ospi-tarono in quel periodo.
2006
9788837221140
Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l'universo femminile / Vecchio, Giorgio. - (2006), pp. 1-292.
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