Nel trattamento della poesia e del linguaggio giornalistico la polifonia di Illusioni perdute contribuisce al trionfo del registro ironico, restituendo nel suo insieme il gusto di un'epoca precisa con la sua folla di stereotipi, tic, manierismi e effimere mitologie. Le cose vanno diversamente quando entra in gioco il genere romanzesco, in tutta la sua problematica e innovativa complessità. Difendere questa complessità, esaltarne la lussureggiante ricchezza in polemica con una critica ossessionata dalla "purezza" e dalla "sobrietà" , è per Balzac un obiettivo primario, da conseguire attraverso la serietà rigorosa di un solido discorso teorico. Di conseguenza, l'impostazione polifonica permane, ma perde i suoi connotati ironici, non è più finalizzata a una rappresentazione parodistica; il suo scopo è piuttosto quello di introdurre nel racconto una pluralità di prospettive che esalti il carattere poliedrico del tema affrontato e ne illumini sotto angoli diversi le molteplici sfaccettature. Allo specchio deformante della satira succede così il leibniziano "speculum concentrationis" , in cui il romanzo moderno è chiamato a contemplarsi per giungere a formulare la propria teoria e a differenziarsi da quei modelli ormai superati che lo hanno aiutato a conquistare inizialmente la propria identità.
Introduzione a Illusioni perdute di H. de Balzac / Bertini, Maria. - secondo:(2005), pp. 7-81.
Introduzione a Illusioni perdute di H. de Balzac
BERTINI, Maria
2005-01-01
Abstract
Nel trattamento della poesia e del linguaggio giornalistico la polifonia di Illusioni perdute contribuisce al trionfo del registro ironico, restituendo nel suo insieme il gusto di un'epoca precisa con la sua folla di stereotipi, tic, manierismi e effimere mitologie. Le cose vanno diversamente quando entra in gioco il genere romanzesco, in tutta la sua problematica e innovativa complessità. Difendere questa complessità, esaltarne la lussureggiante ricchezza in polemica con una critica ossessionata dalla "purezza" e dalla "sobrietà" , è per Balzac un obiettivo primario, da conseguire attraverso la serietà rigorosa di un solido discorso teorico. Di conseguenza, l'impostazione polifonica permane, ma perde i suoi connotati ironici, non è più finalizzata a una rappresentazione parodistica; il suo scopo è piuttosto quello di introdurre nel racconto una pluralità di prospettive che esalti il carattere poliedrico del tema affrontato e ne illumini sotto angoli diversi le molteplici sfaccettature. Allo specchio deformante della satira succede così il leibniziano "speculum concentrationis" , in cui il romanzo moderno è chiamato a contemplarsi per giungere a formulare la propria teoria e a differenziarsi da quei modelli ormai superati che lo hanno aiutato a conquistare inizialmente la propria identità.File | Dimensione | Formato | |
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