Sommario Il saggio propone l’interpretazione dell’universalismo etico come teoria della responsabilità, in base ad un concetto di ragione intesa come strumento di valutazione e di scelta. Dal punto di vista storico, viene analizzata e discussa l’etica di Husserl, nella misura in cui essa ha saputo porsi come una logica del sentire e del valutare, collegando, nella prospettiva della fenomenologia, emotività e ragione. Husserl riprende temi fondamentali del pensiero morale di Brentano, espressi in Sull’origine della conoscenza morale (1889) e li rielabora pervenendo a quella che credo possa essere definita come una teoria della motivazione razionale rispetto a comportamenti concreti, in contesti specifici; essa presenta significative analogie concettuali e metodologiche con l’etica elaborata da parte di filosofi come Moore, analogie storicamente fondate sulla diffusione del pensiero di Brentano in Gran Bretagna. Anche la discussione sull’utilitarismo svolta da Moore in Etica (1912) è una discussione sui rapporti tra sentimento e ragione, tra sfera dell’emotività e sfera del ragionamento. Uniti dalla polemica contro lo psicologismo, e dal ricorso al sentimento dell’evidenza, Husserl e Moore fondano l’etica sulla capacità umana di rendere universali valori e valutazioni. Il saggio segue la stessa problematica anche nel pensiero di Nowell-Smith e Hare. Abstract This essay proposes an interpretation of the ethical universalism as a theory of the responsibility by means of a concept of reason as instrument of evaluation and of choice. From an historical point of view, it analyses and discusses Husserl’s ethics, because his moral philosophy can be interpreted, in the prospect of the phenomenology, both as a logic of the sentiment and of valuing and as a theory of the relations between emotionality and reason. Husserl is dealing with fundamental moral themes by Brentano treated in the work On the origin of moral knowledge (1889); he develops them and works out a theory of the rational motivation with regard to concrete behaviours in specific contexts; a theory which shows conceptual and methodological analogies with the ethical thought of Moore: analogies which are based in historical perspective on the circulation of Brentano’s philosophy in Great Britain. Also the discussion on utilitarianism, which is developed by Moore in Ethics (1912), is a discussion on the relations between sentiment and reason, emotionality and reasoning. United by the polemics against psychologism and by the recourse to the sentiment of the evidence, Husserl and Moore found the ethics on human capability to make values and valuations universal. The essay is dealing with the same problem also in the Nowell-Smith’s and Hare’s philosophy.

Ragioni del volere e responsabilità: un percorso fenomenologico-analitico / Centi, Beatrice. - IX -Collana "La filosofia e il suo passato":(2004), pp. 85-120.

Ragioni del volere e responsabilità: un percorso fenomenologico-analitico

CENTI, Beatrice
2004-01-01

Abstract

Sommario Il saggio propone l’interpretazione dell’universalismo etico come teoria della responsabilità, in base ad un concetto di ragione intesa come strumento di valutazione e di scelta. Dal punto di vista storico, viene analizzata e discussa l’etica di Husserl, nella misura in cui essa ha saputo porsi come una logica del sentire e del valutare, collegando, nella prospettiva della fenomenologia, emotività e ragione. Husserl riprende temi fondamentali del pensiero morale di Brentano, espressi in Sull’origine della conoscenza morale (1889) e li rielabora pervenendo a quella che credo possa essere definita come una teoria della motivazione razionale rispetto a comportamenti concreti, in contesti specifici; essa presenta significative analogie concettuali e metodologiche con l’etica elaborata da parte di filosofi come Moore, analogie storicamente fondate sulla diffusione del pensiero di Brentano in Gran Bretagna. Anche la discussione sull’utilitarismo svolta da Moore in Etica (1912) è una discussione sui rapporti tra sentimento e ragione, tra sfera dell’emotività e sfera del ragionamento. Uniti dalla polemica contro lo psicologismo, e dal ricorso al sentimento dell’evidenza, Husserl e Moore fondano l’etica sulla capacità umana di rendere universali valori e valutazioni. Il saggio segue la stessa problematica anche nel pensiero di Nowell-Smith e Hare. Abstract This essay proposes an interpretation of the ethical universalism as a theory of the responsibility by means of a concept of reason as instrument of evaluation and of choice. From an historical point of view, it analyses and discusses Husserl’s ethics, because his moral philosophy can be interpreted, in the prospect of the phenomenology, both as a logic of the sentiment and of valuing and as a theory of the relations between emotionality and reason. Husserl is dealing with fundamental moral themes by Brentano treated in the work On the origin of moral knowledge (1889); he develops them and works out a theory of the rational motivation with regard to concrete behaviours in specific contexts; a theory which shows conceptual and methodological analogies with the ethical thought of Moore: analogies which are based in historical perspective on the circulation of Brentano’s philosophy in Great Britain. Also the discussion on utilitarianism, which is developed by Moore in Ethics (1912), is a discussion on the relations between sentiment and reason, emotionality and reasoning. United by the polemics against psychologism and by the recourse to the sentiment of the evidence, Husserl and Moore found the ethics on human capability to make values and valuations universal. The essay is dealing with the same problem also in the Nowell-Smith’s and Hare’s philosophy.
2004
9788871783710
Ragioni del volere e responsabilità: un percorso fenomenologico-analitico / Centi, Beatrice. - IX -Collana "La filosofia e il suo passato":(2004), pp. 85-120.
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