Tra gli obiettivi principali di questa ricerca vi è l’investigazione consuntiva e prospettica d’azienda fondata sull’“economia dell’informazione”. Momento conseguente è lo studio del sistema informativo contabile, mezzo di programmazione e controllo, strumento per il perseguimento di livelli maggiori, a parità di altre condizioni, di benessere individuale e complessivo. Lo studio analitico dei sistemi di valori d’azienda, generali e particolari, segnatamente con riferimento al reddito di esercizio e al patrimonio di funzionamento, rappresenta il filo conduttore della ricerca. Quanto sopra adduce alla rappresentazione dei valori di sintesi, sia consuntivi che preventivi, sempre congetturati, a mezzo di variabili aleatorie, sintetizzabili nelle speranze matematiche, ad esempio reddito atteso, e nei momenti successivi, descrittivi della mutabilità della variabile aleatoria rispetto alla media ponderata stessa. La ricerca si collega alle analisi, tra le altre, di Lino Azzini (1978, 1a ed.) e di Carlo Masini (1968, 1a ed.) delle quali rilevante in particolare è la rappresentazione matematica dei sistemi di valori d’azienda – azienda di consumo, azienda di produzione, azienda composta pubblica e istituti vari –, quindi del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento. Le variabili aleatorie insite in molteplici valori corrispondono agli “accadimenti subbiettivi” o “psico-accadimenti”. L’investigazione, sulla base delle analisi proprie dell’economia dell’informazione-agenzia, analizza le implicazioni dell’utilizzo del concetto di “reddito psichico”, alternativamente al concetto di reddito monetario. In un grado di successiva approssimazione si eliminano alcune semplificazioni, proprie del modello tradizionale di rappresentazione della realtà aziendale, analizzando contesti caratterizzati oltre che da rischio anche da asimmetria informativa, multiperiodicità e multi personalità. Particolare attenzione è posta al “rischio morale”, fortemente correlato alla “selezione avversa”. Pur supponendo talora, in un grado di approssimazione, che le decisioni d’azienda siano assunte da un unico operatore, un solo decision taker, si considerano contesti decisori pluripersonali, ove con un comportamento cooperativo, nonchè con obiettivi contrastanti ancorchè convergenti, si giunge ad un “ottimo paretiano”, a una situazione di benessere per tutti gli operatori. Si investiga la logica che induce gli operatori, con limitata utilità personale della decisione assunta conseguente al perseguimento dell’obiettivo comune, ad agire col massimo impegno per evitare comportamenti personali non coerenti con il fine ultimo perseguito dall’azienda; comportamento che contrasterebbe con l’obiet ivo dei “massimi simultanei” (Onida, 1951). Si approfondisce inoltre la “selezione avversa”. Le implicanze delle asimmetrie informative, tipicamente il perseguimento di obiettivi individuali in luogo di obiettivi di gruppo, si superano con condizioni incentivanti fondate su “contratti” oppure con un sistema di controllo delle azioni dei dirigenti. Ad evidenza, l’informazione contabile ha un ruolo sia nella definizione degli incentivi a mezzo di contratto, sia nel miglioramento del sistema informativo atto al controllo dei dirigenti. Consegue la ricerca delle forme contrattuali economicamente preferibili, (a) basate sul controllo dello “sforzo” con cui si persegue un determinato compito e delle decisioni del singolo operatore oppure (b) fondate sulla scelta del sistema incentivante correlato al contributo ai risultati aziendali degli agenti. Ad evidenza entrambe le vie presuppongono un sistema giurisdizionale efficiente. La metodologia e gli strumenti propri della ricerca in parola rientrano nella tradizione degli studi economico aziendali (in particolare Azzini, 1978, Masini, 1968, Galassi, 1974). Chiari sono i limiti dell’indagine dovuti anche al processo di astrazione proprio dei modelli matematico-simbolici, degli algoritmi decisionali e della loro formulazione analitica; limiti che, solamente in parte, possono essere superati con un’analisi matematicamente più sofisticata. Epperò questo addurrebbe ad un maggior grado di complessità. La rigorosità del metodo in discorso consente l’impiego di programmi particolarmente adatti al calcolo scientifico e alle simulazioni aziendali.
Economia dell’informazione e sistemi contabili aziendali / Cilloni, Andrea. - (2004), pp. 1-132.
Economia dell’informazione e sistemi contabili aziendali
CILLONI, Andrea
2004-01-01
Abstract
Tra gli obiettivi principali di questa ricerca vi è l’investigazione consuntiva e prospettica d’azienda fondata sull’“economia dell’informazione”. Momento conseguente è lo studio del sistema informativo contabile, mezzo di programmazione e controllo, strumento per il perseguimento di livelli maggiori, a parità di altre condizioni, di benessere individuale e complessivo. Lo studio analitico dei sistemi di valori d’azienda, generali e particolari, segnatamente con riferimento al reddito di esercizio e al patrimonio di funzionamento, rappresenta il filo conduttore della ricerca. Quanto sopra adduce alla rappresentazione dei valori di sintesi, sia consuntivi che preventivi, sempre congetturati, a mezzo di variabili aleatorie, sintetizzabili nelle speranze matematiche, ad esempio reddito atteso, e nei momenti successivi, descrittivi della mutabilità della variabile aleatoria rispetto alla media ponderata stessa. La ricerca si collega alle analisi, tra le altre, di Lino Azzini (1978, 1a ed.) e di Carlo Masini (1968, 1a ed.) delle quali rilevante in particolare è la rappresentazione matematica dei sistemi di valori d’azienda – azienda di consumo, azienda di produzione, azienda composta pubblica e istituti vari –, quindi del reddito d’esercizio e del patrimonio di funzionamento. Le variabili aleatorie insite in molteplici valori corrispondono agli “accadimenti subbiettivi” o “psico-accadimenti”. L’investigazione, sulla base delle analisi proprie dell’economia dell’informazione-agenzia, analizza le implicazioni dell’utilizzo del concetto di “reddito psichico”, alternativamente al concetto di reddito monetario. In un grado di successiva approssimazione si eliminano alcune semplificazioni, proprie del modello tradizionale di rappresentazione della realtà aziendale, analizzando contesti caratterizzati oltre che da rischio anche da asimmetria informativa, multiperiodicità e multi personalità. Particolare attenzione è posta al “rischio morale”, fortemente correlato alla “selezione avversa”. Pur supponendo talora, in un grado di approssimazione, che le decisioni d’azienda siano assunte da un unico operatore, un solo decision taker, si considerano contesti decisori pluripersonali, ove con un comportamento cooperativo, nonchè con obiettivi contrastanti ancorchè convergenti, si giunge ad un “ottimo paretiano”, a una situazione di benessere per tutti gli operatori. Si investiga la logica che induce gli operatori, con limitata utilità personale della decisione assunta conseguente al perseguimento dell’obiettivo comune, ad agire col massimo impegno per evitare comportamenti personali non coerenti con il fine ultimo perseguito dall’azienda; comportamento che contrasterebbe con l’obiet ivo dei “massimi simultanei” (Onida, 1951). Si approfondisce inoltre la “selezione avversa”. Le implicanze delle asimmetrie informative, tipicamente il perseguimento di obiettivi individuali in luogo di obiettivi di gruppo, si superano con condizioni incentivanti fondate su “contratti” oppure con un sistema di controllo delle azioni dei dirigenti. Ad evidenza, l’informazione contabile ha un ruolo sia nella definizione degli incentivi a mezzo di contratto, sia nel miglioramento del sistema informativo atto al controllo dei dirigenti. Consegue la ricerca delle forme contrattuali economicamente preferibili, (a) basate sul controllo dello “sforzo” con cui si persegue un determinato compito e delle decisioni del singolo operatore oppure (b) fondate sulla scelta del sistema incentivante correlato al contributo ai risultati aziendali degli agenti. Ad evidenza entrambe le vie presuppongono un sistema giurisdizionale efficiente. La metodologia e gli strumenti propri della ricerca in parola rientrano nella tradizione degli studi economico aziendali (in particolare Azzini, 1978, Masini, 1968, Galassi, 1974). Chiari sono i limiti dell’indagine dovuti anche al processo di astrazione proprio dei modelli matematico-simbolici, degli algoritmi decisionali e della loro formulazione analitica; limiti che, solamente in parte, possono essere superati con un’analisi matematicamente più sofisticata. Epperò questo addurrebbe ad un maggior grado di complessità. La rigorosità del metodo in discorso consente l’impiego di programmi particolarmente adatti al calcolo scientifico e alle simulazioni aziendali.File | Dimensione | Formato | |
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