Gli Autori hanno applicato la tecnica dell'ibridizzazione in situ, utilizzando markers per il centromero dei cromosomi X e Y, a campioni di cute, cuore, denti e ossa al fine di verificare il tessuto più idoneo per l'identificazione di sesso. Nonostante le difficoltà tecniche che comporta, il tessuto dentale, e, in particolare, la polpa, è apparso quello in grado di fornire risultati più affidabili, seguito dall'endotelio dei vasi, mentre l'osso è del tutto inadeguato.

L’ibridizzazione in situ (ISH) nella identificazione di sesso su tessuti umani / Cecchi, Rossana; Cipolloni, L; CAVE BONDI, G.. - In: JURA MEDICA. - ISSN 0394-8218. - 11:(1998), pp. 69-77.

L’ibridizzazione in situ (ISH) nella identificazione di sesso su tessuti umani.

CECCHI, Rossana;
1998-01-01

Abstract

Gli Autori hanno applicato la tecnica dell'ibridizzazione in situ, utilizzando markers per il centromero dei cromosomi X e Y, a campioni di cute, cuore, denti e ossa al fine di verificare il tessuto più idoneo per l'identificazione di sesso. Nonostante le difficoltà tecniche che comporta, il tessuto dentale, e, in particolare, la polpa, è apparso quello in grado di fornire risultati più affidabili, seguito dall'endotelio dei vasi, mentre l'osso è del tutto inadeguato.
1998
L’ibridizzazione in situ (ISH) nella identificazione di sesso su tessuti umani / Cecchi, Rossana; Cipolloni, L; CAVE BONDI, G.. - In: JURA MEDICA. - ISSN 0394-8218. - 11:(1998), pp. 69-77.
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