Percezione e azione: la pluralità degli stili percettivi secondo M. Merleau-Ponty e I. Murdoch Sia M. Merleau-Ponty che I. Murdoch hanno additato la pluralità degli stili percettivi come un aspetto strutturale dell’esperienza, strettamente connesso alla configurazione morale del percipiente. La comprensione dell’agire umano viene inserita nell’ottica di una maggiore o minore ampiezza percettiva, senza ignorare che le valutazioni morali entrano come fattori orientativi nelle descrizioni del mondo. Entrambi gli autori pongono la comprensione dell’attività pratica in stretta connessione con la strutturazione percettiva, rifiutando la mitizzazione di pseudofacoltà psicologiche come il desiderio, la scelta, la volontà. Le loro proposte più interessanti per le implicite conseguenze in campo etico riguardano la configurazione plurale del percepito e le sue possibili rimodulazioni che consentono una continua riorganizzazione dell’esperienza. L’articolo rileva alcune differenti linee di sviluppo in questa comune impostazione e individua alcuni nodi problematici irrisolti oggetto di attenzione nel dibattito etico contemporaneo.

Percezione e azione:la pluralità degli stili percettivi secondo M.Merleau-Ponty e I.Murdoch / Meletti, Mara. - In: CHIASMI INTERNATIONAL. - ISSN 1637-6757. - 14:(2012), pp. 471-488.

Percezione e azione:la pluralità degli stili percettivi secondo M.Merleau-Ponty e I.Murdoch

MELETTI, Mara
2012-01-01

Abstract

Percezione e azione: la pluralità degli stili percettivi secondo M. Merleau-Ponty e I. Murdoch Sia M. Merleau-Ponty che I. Murdoch hanno additato la pluralità degli stili percettivi come un aspetto strutturale dell’esperienza, strettamente connesso alla configurazione morale del percipiente. La comprensione dell’agire umano viene inserita nell’ottica di una maggiore o minore ampiezza percettiva, senza ignorare che le valutazioni morali entrano come fattori orientativi nelle descrizioni del mondo. Entrambi gli autori pongono la comprensione dell’attività pratica in stretta connessione con la strutturazione percettiva, rifiutando la mitizzazione di pseudofacoltà psicologiche come il desiderio, la scelta, la volontà. Le loro proposte più interessanti per le implicite conseguenze in campo etico riguardano la configurazione plurale del percepito e le sue possibili rimodulazioni che consentono una continua riorganizzazione dell’esperienza. L’articolo rileva alcune differenti linee di sviluppo in questa comune impostazione e individua alcuni nodi problematici irrisolti oggetto di attenzione nel dibattito etico contemporaneo.
2012
Percezione e azione:la pluralità degli stili percettivi secondo M.Merleau-Ponty e I.Murdoch / Meletti, Mara. - In: CHIASMI INTERNATIONAL. - ISSN 1637-6757. - 14:(2012), pp. 471-488.
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