Il lavoro svolto per il progetto di Piazza delle Scuole per Barriera Bixio e la recente partecipazione al Convegno di Napoli sul ruolo del disegno nei processi di progetto sono stati l’occasione per compiere una riflessione maturata negli anni attraverso molte sollecitazioni culturali interne ed esterne alla disciplina, la ricerca universitaria e la prassi progettuale. Il percorso artistico di Remo Gaibazzi rappresenta per noi una chiara lezione metodologica. Un processo, più che un percorso, che evolve in una serie di passaggi dalla rappresentazione dei monumenti alla rinuncia della rappresentazione delle cose. Nella sua opera Parma appare da subito e scompare piano piano come immagine resistendo nel profondo dell’opera anche senza essere il soggetto. La città rimane, fino all’ultima svolta, materia da scavare fino in fondo e matrice della visione utile per lavorare sulla scansione geometrica dello spazio. Riflettendo sulla maturazione di questa rinuncia il saggio si struttura come una serie di approfondimenti che collegano l’esperienza teorica ed artistica di Remo Gaibazzi al progetto per Barriera Bixio ed ad una riflessione ad esso riferita sul ruolo del disegno nei processi di progetto. Le variazioni del modo di guardare la città di Parma da parte dell’artista sono comprensibili appieno solo attraverso la ricostruzione della sua impostazione teorica. Così il passaggio dalla città delle caricature ad una descrizione ridotta al semplice rimando al ritmo di un suo dettaglio architettonico è legata alla maturazione del pensiero che nel tempo appoggia l’azione su un processo di costruzione di senso del progetto basato su alcune parole chiave: processo, lavoro, relazione. Questi tre termini pongono in secondo piano la qualità oggettuale delle cose e lavorano nella valorizzazione del sistema che le governa e dei contributi che l’hanno resa possibile. Su questi stessi concetti ha lavorato il progetto per Piazza delle scuole nel complesso delle ex tramvie provinciali a Parma. L’architettura è pensata come relazione in molte accezioni collegate: quella degli interlocutori coinvolti nel progetto, quella dei rapporti con l’identità storica e la fruizione attuale del luogo (attraverso la costruzione di un “palinsesto del progetto” inteso come spazio logico dove far convergere le molte sollecitazioni raccolte sul campo) e quello compositivo che si pone l’obiettivo di collegare le parti del complesso originario e mettere in primo piano il muro di recinzione della fabbrica. Questo atteggiamento progettuale viene nel tempo verificato e spinto in avanti verso la soluzione finale dal disegno inteso come strumento. Schizzi a mano ed elaborazioni a computer contribuiscono alla messa in chiaro della configurazione finale e nella messa a fuoco delle scelte progettuali decisive e caratterizzanti. La sintesi grafica senza autore con cui si conclude lo scritto è la verifica finale di appartenenza alla città di Gaibazzi intesa, innanzitutto, come luogo metodologico della costruzione processuale del senso del progetto e nella progressione di riduzione formale.

Oltre il limite della rappresentazione. La lezione di Remo Gaibazzi, il disegno e il progetto d'architettura / Costi, Dario. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 93-105.

Oltre il limite della rappresentazione. La lezione di Remo Gaibazzi, il disegno e il progetto d'architettura

COSTI, Dario
2012-01-01

Abstract

Il lavoro svolto per il progetto di Piazza delle Scuole per Barriera Bixio e la recente partecipazione al Convegno di Napoli sul ruolo del disegno nei processi di progetto sono stati l’occasione per compiere una riflessione maturata negli anni attraverso molte sollecitazioni culturali interne ed esterne alla disciplina, la ricerca universitaria e la prassi progettuale. Il percorso artistico di Remo Gaibazzi rappresenta per noi una chiara lezione metodologica. Un processo, più che un percorso, che evolve in una serie di passaggi dalla rappresentazione dei monumenti alla rinuncia della rappresentazione delle cose. Nella sua opera Parma appare da subito e scompare piano piano come immagine resistendo nel profondo dell’opera anche senza essere il soggetto. La città rimane, fino all’ultima svolta, materia da scavare fino in fondo e matrice della visione utile per lavorare sulla scansione geometrica dello spazio. Riflettendo sulla maturazione di questa rinuncia il saggio si struttura come una serie di approfondimenti che collegano l’esperienza teorica ed artistica di Remo Gaibazzi al progetto per Barriera Bixio ed ad una riflessione ad esso riferita sul ruolo del disegno nei processi di progetto. Le variazioni del modo di guardare la città di Parma da parte dell’artista sono comprensibili appieno solo attraverso la ricostruzione della sua impostazione teorica. Così il passaggio dalla città delle caricature ad una descrizione ridotta al semplice rimando al ritmo di un suo dettaglio architettonico è legata alla maturazione del pensiero che nel tempo appoggia l’azione su un processo di costruzione di senso del progetto basato su alcune parole chiave: processo, lavoro, relazione. Questi tre termini pongono in secondo piano la qualità oggettuale delle cose e lavorano nella valorizzazione del sistema che le governa e dei contributi che l’hanno resa possibile. Su questi stessi concetti ha lavorato il progetto per Piazza delle scuole nel complesso delle ex tramvie provinciali a Parma. L’architettura è pensata come relazione in molte accezioni collegate: quella degli interlocutori coinvolti nel progetto, quella dei rapporti con l’identità storica e la fruizione attuale del luogo (attraverso la costruzione di un “palinsesto del progetto” inteso come spazio logico dove far convergere le molte sollecitazioni raccolte sul campo) e quello compositivo che si pone l’obiettivo di collegare le parti del complesso originario e mettere in primo piano il muro di recinzione della fabbrica. Questo atteggiamento progettuale viene nel tempo verificato e spinto in avanti verso la soluzione finale dal disegno inteso come strumento. Schizzi a mano ed elaborazioni a computer contribuiscono alla messa in chiaro della configurazione finale e nella messa a fuoco delle scelte progettuali decisive e caratterizzanti. La sintesi grafica senza autore con cui si conclude lo scritto è la verifica finale di appartenenza alla città di Gaibazzi intesa, innanzitutto, come luogo metodologico della costruzione processuale del senso del progetto e nella progressione di riduzione formale.
2012
9788884972330
Oltre il limite della rappresentazione. La lezione di Remo Gaibazzi, il disegno e il progetto d'architettura / Costi, Dario. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 93-105.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2441596
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