«Il “complesso di Louise” aleggia sulla Triennale: intendo ovviamente riferirmi a Louise Nevelson [...] per l’intero processo di “riempimento” operato dagli allestitori nei confronti del palazzo di GiovanniMuzio, sede ormai deprecata di questa manifestazione» (Tentori 1964, p. 49). Con queste paroleFrancesco Tentori leggeva il percorso espositivo della 13. Triennale di Milano (1964) dedicata al tema del Tempo libero , individuando nel dialogo tra l’allestimento, gli oggetti, le immagini e l’architettura, uno dei temi cruciali della mostra. Questa edizione rappresenta una tappa importante nella storia delleesposizioni sia per l’innovazione linguistica dell’allestimento della sezione introduttiva, sia per ledeclinazioni del tema nelle mostre nazionali. Fra queste quella della Gran Bretagna il cui progetto diallestimento di Theo Crosby costituisce una interessante riscrittura pop del tema proposto (coninterventi di Joe Tilson, Eduardo Paolozzi, Peter Startup, Fletcher Forbes e Gill, Barnet Saidman, Roger Mayne, Johnny Scott, Harold Cohen, Natasha Kroll).

Il «complesso di Louise»: la mostra Tempo libero (13.Triennale, Milano 1964), dentro e fuori dal Palazzo / Zanella, Francesca. - In: RICERCHE DI S/CONFINE. - ISSN 2038-8411. - III, n.1:(2012), pp. 67-92.

Il «complesso di Louise»: la mostra Tempo libero (13.Triennale, Milano 1964), dentro e fuori dal Palazzo

ZANELLA, Francesca
2012-01-01

Abstract

«Il “complesso di Louise” aleggia sulla Triennale: intendo ovviamente riferirmi a Louise Nevelson [...] per l’intero processo di “riempimento” operato dagli allestitori nei confronti del palazzo di GiovanniMuzio, sede ormai deprecata di questa manifestazione» (Tentori 1964, p. 49). Con queste paroleFrancesco Tentori leggeva il percorso espositivo della 13. Triennale di Milano (1964) dedicata al tema del Tempo libero , individuando nel dialogo tra l’allestimento, gli oggetti, le immagini e l’architettura, uno dei temi cruciali della mostra. Questa edizione rappresenta una tappa importante nella storia delleesposizioni sia per l’innovazione linguistica dell’allestimento della sezione introduttiva, sia per ledeclinazioni del tema nelle mostre nazionali. Fra queste quella della Gran Bretagna il cui progetto diallestimento di Theo Crosby costituisce una interessante riscrittura pop del tema proposto (coninterventi di Joe Tilson, Eduardo Paolozzi, Peter Startup, Fletcher Forbes e Gill, Barnet Saidman, Roger Mayne, Johnny Scott, Harold Cohen, Natasha Kroll).
2012
Il «complesso di Louise»: la mostra Tempo libero (13.Triennale, Milano 1964), dentro e fuori dal Palazzo / Zanella, Francesca. - In: RICERCHE DI S/CONFINE. - ISSN 2038-8411. - III, n.1:(2012), pp. 67-92.
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