Soin et/ou enfermement ? Hôpitaux et folie sous l'Ancien Régime

L’essai propose de repenser l’approche méthodologique et heuristique aux termes «marginalité», «renfermement», «folie», «soins», «hôpital», dont la complexité sémantique et historiographique est analysé et évalué à la lumière des recherches plus récentes qui soulignent le caractère précoce d’un discours et d’une pratique médicale développée en Europe dans des institutions réservées aux fous à partir du XVIe siècle. L'essai propose un nouveau cadre interprétatif, où psychiatre et asile constituent le produit non d’une apparition soudaine mais d’un processus de longue durée dont l’origine est à rechercher dans l’ambiguïté constitutive des plus anciennes expériences d’internement et de prise en charge des fous et des marginaux. --- Il saggio propone di ripensare l'approccio metodologico ed euristico ai termini "marginalità", "reclusione", "follia", "cura", "ospedale", la cui complessità semantica e storiografica è analizzata e valutata alla luce di recenti ricerche che hanno evidenziato l’emergere precoce di un discorso e di una pratica medica all’interno istituti riservati a pazzi sin dal XVI secolo. Ciò che si propone all’attenzione del dibattito internazionale intorno a questi temi è un nuovo quadro interpretativo nel quale psichiatria e manicomi possano essere considerati non come invenzioni improvvise, ma come il risultato di un processo di lungo termine la cui origine è da ricercarsi nella ambiguità costitutiva delle esperienze più antiche d'internamento e di assistenza ai folli e agli emarginati.