Le politiche di sviluppo locale tra sperimentalismo e istituzionalizzazione

Il saggio contiene una valutazione complessiva dei programmi di sviluppo locale realizzati in Italia nell’ambiti del periodo di programmazione 2000-­‐06 L’analisi individua alcuni nodi problematici emersi in queste esperienze e suggerisce alcune soluzioni. Un primo nodo problematico riguarda il sistema di regolazione delle politiche di sviluppo locale ed in particolare le difficoltà emerse nella conciliazione delle responsabilità da attribuire al livello nazionale o regionale e quelle da attribuire al livello locale. Un secondo modo riguarda il mix da adottare nei sistemi di governance tra democrazia deliberativa e democrazia rappresentativa. I vantaggi della prima in termini di partecipazione ed inclusione possono essere infatti controbilanciati dai suoi limiti in termini di carenza di legittimità formale e di cattura da parte di interessi locali. Un terzo campo problematico è relativo alle modalità di ricerca del consenso nei processi decisionali. La ricerca di un consenso quasi unanime pur auspicabile vantaggiosa sotto certi aspetti, può comportare costi decisionali molto elevati, compromessi al ribasso e situazioni di vero e proprio stallo. Una ulteriore fonte di problemi ha riguardato l’utilizzo di una molteplicità di criteri nell’elaborazione e valutazione dei programmi di sviluppo. Ciò ha comportato conflitti fra obiettivi non complementari e scarsa trasparenza nel dibattito pubblico e nella valutazione dei risultati. Infine un ulteriore campo problematico riguarda la tensione manifestatasi fra i vantaggi di una continua sperimentazione ed innovazione degli strumenti e l’esigenza opposta di istituzionalizzazione e stabilizzazione di strumenti e procedure. Il saggio si conclude con alcuni suggerimenti per riformare le politiche di sviluppo locale nel nostro Paese.