La valenza morale della comprensione nei Cahiers pour une morale di J.P.Sartre:l'appello

Titolo: La valenza morale della comprensione nei Cahiers pour une morale di J.P.Sartre: l’appello Autore:Mara Meletti Bertolini Il saggio analizza le pagine che J.P. Sartre dedica all’appello nell’insieme degli appunti che costituiscono i Cahiers pour une morale. Questo è l’unico atteggiamento che, a differenza di altri (preghiera, esigenza ecc), Sartre indica come esemplificazione di una “posizione morale”. Emergono dal testo indicazioni estremamente interessanti sugli orientamenti della riflessione morale sartriana ed anche alcuni suoi esiti aporetici. In opposizione all’universalismo di stampo kantiano, Sartre sostiene la valenza etica della comprensione dei fini dell’altro in un orizzonte storicamente situato. Essa può costituire una nuova modalità di rapporto (alternativa al paradigma conflittuale dello sguardo emerso in L’Etre et le Néant) capace di istituire una relazione su base paritaria, rispettosa dell’autonomia e della differenza. L’appello, comportamento che si affida alla comprensione, diviene l’archetipo della possibilità di relazioni non conflittuali in cui è possibile ottenere un reciproco incremento delle libertà, e diventa nel contempo l’occasione per far emergere la dimensione storica dell’operare umano. L’analisi sartriana dell’appello ci è parsa ambiguamente oscillante tra due esigenze diverse: il riconoscimento formale della molteplicità dei valori e l’esortazione ad un impegno personale. Da un lato esso viene proposto quale prototipo di rapporto simmetrico e formalmente aperto ad ogni valore, dall’altro quale esortazione ad un impegno personale per certi valori, in un orizzonte situato. L’adozione del paradigma ermeneutico della comprensione lascia non indagate le differenze fenomenologiche tra l’atteggiamento del comprendere e quello del condividere e partecipare.